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17. al mare: una sconcertante scoperta (2° parte)
Data: 15/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: trombamico74, Fonte: Annunci69
... membro del marito che man mano diventava duro, intenta ad osservare lo spettacolo, chiese al marito mentre si segava di guardarla e spogliarla con gli occhi. Dopo qualche istante iniziò a togliersi i vestiti con controllata lentezza, ammirando ad ogni indumento che toccava terra, il cazzo del marito che si ingrossava sempre più. Quando fu completamente nuda, avvicinandosi a passi lenti e misurati, abbassandosi lo prese in bocca, lasciandolo scivolare fino in fondo, come se si stesse gustando una prelibatezza per la prima volta; indietreggiando con la testa prese a leccare la cappella con la lingua come se fosse un cono gelato, per poi iniziare a succhiare il cazzo sempre più voracemente, contraendo i muscoli delle guance. Lo zio, perso ormai nei suoi gemiti la lasciava fare, senza prendere nessuna iniziativa, come un amante alle prime armi, mentre il suo palo di carne, forse per merito della pillola cresceva sempre di più. “Vediamo il mio ometto cosa sa fare con questo cazzo duro” La zia che intanto si era portata a cavalcioni sullo zio, mentre diceva quella frase lo fece scivolare tutto dentro, fermandosi per farlo ambientare un po' prima di iniziarsi a muovere lentamente, senza nessuna fretta. Fabrizio che da dietro la pianta non si era perso nulla dello spettacolo, eccitato come non mai con il suo bastone tra le mani, sentendo quella frase trasalì; era la prima volta che la zia chiamava così lo zio e anzi finora l’ometto di casa è stato lui. Di ...
... certo lei non poteva sapere che lui fosse lì, ma sembrava quasi che stesse parlando con lui, anzi a pensarci bene sembrava un differente prosieguo di quando, oggi, sorpreso in camera, invece di andare via fosse rimasta lì a calmare la sua eccitazione. La mente di Fabrizio prese il volo in pensieri incestuosi che fino a quel momento anche se aveva fatto non aveva mai sentito tanto nitidi dentro di se e mentre sua zia stando sopra, continuava a cavalcare lentamente quel palo che guardando attraverso lo specchio usciva leggermente e sprofondava dentro di lei, Fabrizio, mentre si masturbava seguendo il ritmo della zia per un attimo si sentì li sotto di lei, cavalcato e docilmente domato ma pronto a dimostrare cosa sapeva fare con il cazzo duro. La zia fece in modo che la cavalcata la portasse all’orgasmo un paio di volte, senza che il suo puledro la disarcionasse prima; forse per merito suo o forse per merito della pillola miracolosa, per una volta il suo amante era stato all’altezza e lei dopo essersi spostata di lato, ripreso il paletto ancora duro tra le mani, lo riprese in bocca, per potersi gustare i suoi succhi dopo che lo aveva abbondantemente annaffiato. Dopo averlo ripulito dei suoi umori, le sue succhiate sempre più avide ben presto lo fecero esplodere dentro la sua bocca, ingoiando fino all’ultima goccia, mentre Fabrizio in contemporanea con lo zio esplose copiosamente annaffiando di sperma il tronco dell’ibiscus che la zia non tralascia mai delle sue amorevoli ...