Esame di maturità - 5° episodio
Data: 11/02/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fab80, Fonte: Annunci69
... rimasto senza macchina…
Esco in giardino per prendere una boccata d’aria e mi dirigo verso l’angolo meno affollato: è una specie di terrazza delimitata da un muretto che si affaccia sulla notte lacustre.
Respiro a pieni polmoni ed è allora che li vedo…
In un angolo Ombretta è seduta sul muretto… il suo seno prosperoso è completamente scoperto … mentre Roberto lo tempesta di baci, sprofondandovi spesso con tutto il viso
Poco distante scorgo anche Andrea seduto su una sedia… Claudia, la gonna alzata, è sopra di lui che le tiene la schiena con entrambi le mani. Ansimano e si baciano.
Anche in questo caso la fisicità delle due coppie, inconsapevolmente esibita, mi turba…
fortunatamente sono in un cono d’ombra e non vengo visto; mi allontano velocemente e torno dentro a cercare un bagno… un po' di acqua fredda in viso e sui polsi ecco cosa ci vuole!
All’interno del “gretaG” l’atmosfera è quella della smobilitazione di fine serata… le piste sono ora mezze vuote e le luci più alte… parecchie persone sono in fila alle casse…
Guardo l’ora: sono le 3.30!! non ho mai fatto così tardi in vita mia! Ma soprattutto come faccio a tornare a casa?
Con questo pensiero in testa vado in bagno ed eccolo lì…
Eugène barcollante si sta faticosamente reggendo a un lavabo…
“ehi, meno male che ti ho trovato! Ti senti bene?”
“oh prof .. sei tu? Si tutto be.. be-ne grazie! Voglio andare a caasa, guidi tu?”
“ma .. e gli altri?”
“lasciali perdere, saranno ...
... imboscati con le tipe… - faticosamente estrae le chiavi dell’auto da una tasca e me le passa – dai andiamo, guida tu!”
“non ho mai guidato una macchina così potente .. non so se riesco!”
“lo vedi come sto, no? Non vorrai mica farmi arrr-restare…? Cosa direbbe mio padre?” risponde trascinando la parole e appoggiandosi a me per non cadere.
Sento il suo odore …
“ok va bene .. bagnamoci le tempie e i polsi con l’acqua fredda! vedrai ci sentiremo meglio entrambi.”
Pochi minuti dopo sono al volante della sua auto.
Eugène ciondola la testa e, assopitosi, la poggia sulla mia spalla destra.
È decisamente scomodo guidare in questa posizione, ma è anche un momento davvero magico: sento i suoi riccioli sul collo, ascolto il suo respiro irregolare.. assecondo i piccoli movimenti di assestamento sulla spalla.
Provo un’eccitazione forte ed un’emozione intensa: non saprei dire quale delle due sia prevalente.
La mini è un vero gioellino… guido fluidamente ad andatura moderata, la notte e il lago scivolano dai finestrini.
Vorrai che questo viaggio non finisse mai, m’inebrio del suo corpo scompostamente abbandonato… facendo attenzione a non disturbarlo, con una mano gli accarezzo la gamba…
Quando, ahimè troppo presto, arriviamo alla villa devo svegliarlo: non so come aprire il cancello.
“Eugène svegliati … siamo arrivati … dove hai il telecomando?”
“noooooo…. È nel cassettino li davanti a me…”
Per aprire il cassettino devo sporgermi verso il suo lato… così ...