1. Continua...... Mari – tre


    Data: 09/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti

    Mi lascia cadere di schiena sul letto. Sono io che gli chiedo di spostare il copriletto; le lenzuola sono più semplici da cambiare se sporcate, il copriletto un po' meno. Mi spavento di me stessa: con uno che mi sta praticamente violentando, vado a pensare al cambio di copriletto e lenzuola!?!
    
    Ma chi sono? Chi o cosa sono diventata? Questa domanda, durante le (dis)avventure che sto raccontando ritornerà spesso, non tanto durante le vicende del periodo universitario, quanto in quello in cui madre e moglie mi sono lasciata andare, seppur con la complicità di maschi che hanno vinto le mie resistenze, mandando in frantumi i miei tentativi di difesa, scoprendo che una carezza o una palpata mi manda in confusione e con una mano insistente, forte, decisa che mi fruga tra le cosce non capisco più nulla.
    
    Amo il mio lui, ucciderei per difendere la mia famiglia. La strada che ho scelto; matrimonio, casa, famiglia.... accodandomi all'anonima massa che si è votata alla regola perbenismo che si accoppia con l'ipocrisia generando una normalità fatta di comode, calde pantofole da usare in un pavimento domestico, perché se le usi fuori si rovinano in tre minuti, in cui tutto il resto è devianza ha ripudiato la via della spontaneità data dal seguire la propria vera natura? Scomoda, rischiosa, emarginante? Reprimere il proprio essere è stato il prezzo da pagare?
    
    Ma qual'è la mia vera natura, quella scoperta da studentessa, che mi ha portato a sperimentare che essere usata e abusata ...
    ... mi procura sensazioni estreme al limite del “fuori di testa” o quello era solo un capriccio?
    
    Se era solo un capriccio, perché rivivendolo da madre//moglie, professionista perbenista leggermente ipocrita, mi ha procurato le medesime sensazioni come un incendio mai completamente spento e che con il vento adatto sui tizzoni ancora accesi ci ha messo un attimo a divampare nuovamente? Non lo so.
    
    Fatto sta che di nuovo mi sono trovata a fronteggiare i rischi che un comportamento fuori dalla “norma” in una minuscola realtà giudicante senza diritto di esserlo comporta. Con un'aggravante: l'essere additata non più come singola, ma trascinare nello scandalo la propria famiglia.
    
    Su quel letto, via anche maglioncino, reggiseno e gambaletti. Le mie tette sono diventate per quegli istanti il giocattolo preferito dal porco: impastate, mordicchiate, strapazzate; con i capezzoli inturgiditi all'inverosimile. Hanno dovuto massaggiargli il cazzo mentre seduta sul bordo del letto gli facevo spazio aprendo le gambe perché in piedi mi stesse appiccicato, con il glande che mi finiva in bocca e per agevolare l'operazione tenevo la testa china e le labbra a formare una “o” come quelle delle bambole per il sesso. Poi pompino con lui disteso supino e io accovacciata in adorazione del pene.
    
    Il 69 mentre mi metteva un dito in culo mi ha fatto squirtare e ancora gli ho allagato la faccia Gli ho chiesto tregua per potermi riprendere, ma mi sono ritrovata sotto di lui ad ospitarlo ancora tra le ...
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