Fragole e Sangue
Data: 08/02/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: caffelibero_1976, Fonte: xHamster
... ritmico, i muscoli tra l’ano e la vagina erano in tensione, la superficie si presentava come dopo un alluvione. L’assaggiai, era sesso, sapeva di mare e di pescherecci, odorava di lago salmastro, il suo clitoride era una torre di babele di piacere, grosso, abbandonato alla mia sete arcaica, lo succhiai sentendo i fili che tiravo, stavo scardinando le sue viscere, usavo la mia lingua come strumento di tortura, non ci mise molto ad avere un secondo orgasmo nell’arco di un breve tempo. Ci fermammo li, lei non contraccambiò, rimanemmo abbracciati per l’intero pomeriggio, si fece buio, ci venne fame. Si alzò e mi disse: vado a casa a sistemarmi poi torno, dobbiamo studiare per domani, abbiamo un esame. Se ne andò ed io mi masturbai dovevo svuotare la mia sacca scrotale, il mio equilibri galvanico era ancora sconvolto, annusavo la mia mano per riprovare la sensazione dell’esploratore marino.
Passarono due o tre ore e sentii mia mamma che mi avvisò da dietro la porta della mia camera che A. stava vendo in casa, ero in uno stato di grazia, avevo ancora il suo odore che stava lavorando e sciogliendo il mio cervello, entrò, aveva una borsa oltre a quella solita che usava per studiare. Mi guardò in modo dolcissimo, aveva già deciso cosa sarebbe accaduto, lo capii senza che lei avesse la necessità di comunicarmelo. Studiammo per qualche ora, francamente dovevamo realmente farlo perchè il giorno successivo avevamo veramente un esame fondamentale per il nostro corso, e francamente feci ...
... molta fatica sintonizzarmi ma lo feci anche perché volevo dimostrarle che in una relazione c’è tempo per tutto, la mia onnipotenza adolescenziale mi fa ancora sorridere, e comunque combinammo un ottimo studio, difatti l’esame fu perfetto. Erano circa le 24 ed era l’ora che solitamente iniziavamo a salutarci, un rito di 15/20 minuti che fondamentalmente serviva per fissare quello che era stato per programmare da dove saremmo partiti, ma quella sera e quella borsa indicavano un’altra strada, e lei con un po’ di timidezza mi disse che sarebbe rimasta volentieri a dormire da me così il giorno successivo potevamo andare assieme all’esame. Io non riuscii a trattenere lo squarcio nel mio stomaco, non dissi nulla e la baciai come non avevo mai fatto nella mia vita, con trasporto, profondamente unito a quell’esistenza, la fusione nucleare era in atto, all’orizzonte non si vedevano squadre speciali per la sicurezza atomica. Mi bloccò e come una vera musa si volle fare bella prima di andare a dormire, usanze aristocratiche di cui sono sempre stato innamorato, si sfilò e andò in bagno con la sua borsa, io ero abituato con M., non avevo mai avuto il problema di ricompormi prima di andare a letto, mi spronai e mi misi la mia migliore maschera aristocratica. Si presentò con un pigiama di seta blu scuro, tinta unita, senza fantasie, essenziale, una divisa da notte della cina maoista, il contrasto con il suo biondo naturale, il colore della sua pelle e i suoi occhi azzurri mi bloccarono, era ...