1. Fragole e Sangue


    Data: 08/02/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: caffelibero_1976, Fonte: xHamster

    ... sicuramente con il tempo si aprì una falla che mi trascinò in un piacevolissimo baratro di disperazione, talmente bello che ancora oggi vivo i suoi effetti balsamici nell’annusare l’umanità, una stella polare che mi ha portato su mondi rarefatti.
    
    La scoperta dei nostri corpi avvenne gradualmente, chiacchierate sempre più vicine, le prime carezze, i primi massaggi, i primi baci. Avevo una vita sessuale attiva da anni, quindi c’era ben poco da scoprire da un punto di vista fisico ma ci fu un elemento s**tenante che tutt’ora mi perseguita, si radeva, era il 1998, e a memoria nella moda estetica si era passati dalle pelose anni ’80, ad una micia curata sempre con del pelo però abbozzato in fantasiose reinterpretazioni negli anni ’90, lei mi spiazzò anche in quello.
    
    Eravamo sul mio letto matrimoniale, ci stavamo baciando, le nostre lingue disegnavano arabeschi enormi in contenuti piccoli come le nostre bocche, ci siamo scambiati saliva per delle ore, il mio pene era di dimensioni innaturali, ero sull’orlo dell’orgasmo da quando avevo capito l’epilogo. La mia sicurezza prese il sopravvento e cominciai a svestirla con tempi filosofici, sentivo il suo piacere, il suo respiro era piacevolmente rotto dalle mie esplorazioni terresteri, i suoi abiti erano comodi, da studentessa universitaria con tendenze rock, il nero era come il sole, cominciai a giocare con la sua pelle bianca, una visione invernale, una tormenta di neve accecante, la consistenza era lattiginosa, perfettamente ...
    ... integra, il suo ventre era scolpito dalla ginnastica aereobica. Le mie mani si impossessarono della sua volontà, cercai i suoi capezzoli, erano turgidi, sodi, giovani, iniziai a giocarci sotto le suo contorsioni contenute di piacere, li leccai, sentii per la prima volta un piacere antico, il piacere di rimanere in corsa nella storia, una consapevolezza mai provata. Azzardai, come tutti abbiamo fatto, al test dei bottoni dei pantaloni, lei non si oppose era abbandonata al mio sacrificio, entrai dolcemente, cominciai a sentire l’aumento della temperatura come succede avvicinandosi ad una stella, ma c’era qualcosa che non mi quadrava, per esperienza avrei dovuto trovare la tappa del mio percorso verso il suo mondo, il rifugio boschivo che indica una distanza certa dal mare. Non trovai nulla, pensai per un attimo che doveva avere una pancia lunghissima, credo di aver avuto una faccia interrogativa, ma per fortuna lei era nelle convulsioni del piacere e non notò i miei sguardi, trovai un fiore su un deserto di pelle, era fresco, turgido, bagnato dalle piogge profonde. Lei si contorse e cominciò ad emettere gli inconfondibili suoni del piacere, musica eterna, mai mutata, opera sacra. La sua vagina era una calamita per le mie dita, entrai senza fatica, non feci in tempo a respirare la sua linfa che sentii in lei una scarica elettrica che contorse e chiuse la sua vulva sulle mie dita, dovetti avvicinarmi con gli occhi, sentivo la necessità di assaggiare il suo segreto, vidi un pulsare ...