Exhibia is Back
Data: 05/02/2021,
Categorie:
Masturbazione
Voyeur
Autore: exhibiaita, Fonte: xHamster
... mio battito cardiaco aumentava di intensità. Pensai che fosse soddisfatto proprio quando la sua mano si poggiò salda tra la mia coscia e la mia natica. Spostai il baricentro verso di lui e lui premette. Pochi attimi in tutto ma furono sufficienti ad alzare la temperatura percepita di almeno dieci gradi.Mi allontanai guardandomi intorno alla ricerca di possibili testimoni che non c'erano.
Pantaloni, magliette, giacche, vestiti, e lui sempre in zona, ad osservarmi, a tentare di capire se avessi già dato il massimo. Dovevo uscire da quel posto, avevo bisogno di aria respirare aria fresca per darmi una calmata.
Cinque minuti dopo ero invece di nuovo davanti agli addobbi natalizi, nell'angolo più remoto e meno frequentato del negozio per guardare qualcosa che non avrei mai comprato.
Entrato anche lui nell'ultima corsia si diresse lentamente verso di me, andò oltre, tornò indietro e si fermò a un passo da me. L'uomo aveva bisogno di una spinta, era normale che fosse così. Non lo sarebbe stato se ci fossimo incontrati in un luogo sicuro e lontano da possibili sguardi, a lì era diverso.
"Mi scusi" dissi ancora mentre mi fermavo tra lui e lo scaffale che aveva di fronte. immediatamente le sue mani presero a toccare, massaggiare e schiacciare il mio culo. Non una sola parola. Una delle sue mani si fece prepotente e mi si chiuse a cucchiaio tra le natiche fino a farmi sentire le dita sul davanti. Mi guardai attorno e vidi una delle telecamere attaccate al soffitto. ...
... Immediatamente mi scostai e raggiunsi la fine del corridoio, ancora due passi e mi ritenni lontana dal suo campo visivo fermandomi tra i due corridoi. L'uomo arrivò massaggiandosi il pacco coperto dai jeans. Immediatamente si mise a sfregarmi il centro del mio piacere crescente. Il caldo mi stava facendo ribollire.
Se non fosse stato così pericoloso essere scoperti, gli avrei anche consentito di proseguire fino a farmi godere (e solo io so quando mi avrebbe fatto bene), ma in questa circostanza dovevo assolutamente portare a termine le effusioni il prima possibile, senza però negarmi la possibilità di esaudire uno dei miei più grandi desideri.
Così non mi soffermai a tastargli il pacco, ma lo invitai direttamente a slacciare il bottone dei jeans. Nonostante i pantaloni aperti l'uomo fece fatica a far uscire l'uccello così bloccato dal poco spazio e dagli slip. Era teso, tesissimo e le sue misure nella norma. Lo strinsi in mano, ruvido e bollente, ed iniziai immediatamente a segarlo con rapidità.
"Fai presto", gli bisbigliai cacciando la testa oltre ai ripiani per vedere se arrivava qualcuno. Le sue mani mi tastavano ovunque tentando (e in parte anche riuscendoci) di scostarmi i vestiti.
Nonostante la fatica della posizione, del timore di essere beccati e della sua pancia che mi impediva alcuni movimenti, sentì di fare un ottimo lavoro.
Cambiai mano più volte, più che altro per controllare la situazione.
"Muoviti", lo incitai più volte fino a quando lui mi scostò la ...