Francesca: racconti 17 e 18
Data: 01/02/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Lesbo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
Ho sedotto l’amica di mia madre (pub 17 e 18)
Francesca non ricorda in quale giorno, passando vicino ad un giardino nel centro città, ha trovato seduta sullo spigolo di un piccolo monumento un’amica di sua madre di circa 50 anni, bella donna che si porta molto bene la sua età avendo un viso bello ed un corpo non decaduto. La donna è impiegata in un ufficio e le capita spesso di avere contatti con delle persone ed a Francesca è parso strano che fosse lì a quell’ora. “Che ci fai qui? Ma che piacere vederti!” le ha detto nel sorprenderla in qual punto della città. “Oh!! Che bello vederti. Aspettavo un amico che mi riportasse a casa ma forse ho sbagliato il luogo dell’appuntamento” “Allora ti tengo compagnia. Dimmi di te come stai?” Prima di mettersi a parlare la donna ha atteso un po’, il suo viso ha preso l’aspetto di una donna non molto soddisfatta della vita ma che crede di poter fare qualcosa per sé stessa. Il suo nome è Lina. In quel momento Lina indossava un vestito leggero a maniche corte e teneva sulle gambe una piccola borsetta di colore scuro da portare a tracolla. Il vestito era di colore lillà, aveva un’ampia scollatura ma non evidenziava la separazione del seno. Il vestito non le copriva le ginocchia, sul davanti all’altezza del seno il vestito era traforato e si intravedeva qualcosa di più chiaro, sulle spalle, sempre dello stesso colore un bolerino annodato gentilmente sul davanti. Le scarpe, molto semplici, avevano delle fettucce di pelle dorata che le ...
... tenevano le dita e le cingevano la caviglia, inoltre una fettuccia univa il giro caviglia con quella dei piedi, tacco cinque centimetri. Le gambe erano unite nella parte superiore, aperte in quella sotto il ginocchio; dimostravano che di sole ne avevano preso ben poco, tanto erano bianche. I capelli erano scuri con riga sul lato destro e ciuffo che copriva delicatamente la fronte; non erano lunghi ma dietro finivano lasciando il collo parzialmente scoperto. Portava gli occhiali che Francesca non ricordava li portasse, forse quando l’ha conosciuta usava le lenti a contatto. Le labbra, che Francesca ha sempre ammirato, marcate da un colore rosa tenue segnavano una bocca bellissima ma non grande ed avevano aspetto del tutto naturale. In poche parole: erano splendide. Lina ha esordito “Non so come dirti le cose. Tu sei più disinibita di me ed ho vergogna a parlare perché se è vero che tra donne si parla molto, però non si dicono le sensazioni intime. Sai com’è l’educazione morigerata di paese” Lì per lì Francesca ha capito che era in difficoltà; le voleva comunque comunicare qualcosa. “Dimmi pure, ti ascolto e poi tu sai che di me ti puoi fidare, sei una di casa” Lina ha tirato un sospiro ed iniziò. “Sono in città perché ho voglia di uscire dalla solita routine. Mio marito mi chiede sempre più insistentemente di indossare biancheria sempre più, come dire?, strana e possibilmente essere nuda sotto quando esco. Mi chiede di farmi riprendere in fotografie in cui sono nuda oppure quando ho ...