1. Mi levi il respiro


    Data: 30/01/2021, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... momento che amava truccarsi e prepararsi per lui in modo accurato. La schiuma del sapone aveva una fragranza delicata, leggermente gentile e fiorita, giacché sulla pelle era un’estasi, una vera elevazione. Ornella si concedeva sennonché carezze distratte, quasi organizzate come se volesse suggellare sancendo appieno un impellente e rabbioso desiderio in arrivo. Attenta, lenta e precisa lei si massaggiava con l’avvertenza e la sollecitudine d’una vergine, perché cercava scrupolosamente ogni piega segreta del proprio corpo d’accudire e da detergere con cura, come il seno rotondo, i glutei, le gambe lisce, visto che l’intera superficie del corpo doveva essere ben strofinata. Nel frattempo quella schiuma bianca digradava scivolando lungo le curvature del corpo, solleticando adagio i capezzoli e giocherellando laboriosa tra i riccioli di quel plumbeo pube. L’acqua tiepida la liberò finalmente della nuvola bianca affrancandola, impossibile però detergere il fiore segreto della sua femminilità, umido di liquido spesso e dal profumo intenso, visto che a nulla valevano le dita piene di sapone, perché forse aveva indugiato troppo, dal momento che l’olio profumato terminò magistralmente l’opera. Ornella in quell’occasione s’asciugò i capelli e si truccò con premura, tenuto conto che pure l’abbigliamento in realtà era stato selezionato con scrupolosità, per esaltarne al meglio con dovizia le sue piacenti femminili forme. A quel punto il bubbolo sgarbatamente echeggiò, visto che in quel ...
    ... preciso istante, varcando la soglia di casa lei lo inondò con la sua individuale e penetrante fragranza riempiendogli le narici, accompagnata dalla sapidità appassionata e vibrante della sua bocca, sennonché in quel momento lui argutamente e ironicamente le annunciò:
    
    ‘Vieni, su dai, dato che non vedo l’ora. T’avviso oltre a ciò, che il banchetto &egrave già accuratamente allestito’.
    
    Lui evidentemente aveva gradito l’abbigliamento, dal momento che Ornella guardava il cibo sparire piacevolmente finendo tra le labbra del suo uomo nobile nell’incavo della bocca, tenuto conto che lo accoglieva morbidamente ricevendolo all’interno, così come s’ingegnava con il corpo di lei con lo stesso languore, perché lui la guardò silenzioso a lungo, poi le sorrise, le sottrasse il calice e la baciò. Le sue labbra avevano il sapore dello spumante, in quanto erano squisite, in seguito le afferrò la mano e la fece alzare, successivamente la condusse nella stanza tallonando un percorso che distingueva adeguatamente. La candela bruciava consumandosi lentamente, dissipandosi e spargendo la luce attraverso quei cristalli pitturati che ne proteggevano riparandone la fiamma, così mentre la baciava le mani di lui si dirigevano flemmaticamente in netto contrasto con evidente disarmonia e con l’impaziente e l’inquieta eccitazione che Ornella avvertiva di possederlo, specificamente là in basso all’altezza dell’inguine. Lei, a dire il vero, non vedeva l’ora di liberarlo, affrancandolo in modo definitivo ...
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