1. Alcune cose che ho imparato sulle donne (e sulle singole)


    Data: 27/01/2021, Categorie: Etero Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    Vorrei riprendere il mio ultimo contenuto “a proposito dei singoli” pubblicato qualche giorno fa.
    
    Spostare il mio angolo di visuale sull’altra metà del cielo: le donne. Condividerò quindi riflessioni in libertà.
    
    Non ho titoli particolari; non sono psicologo né sociologo. Sono però un uomo che da tutta la vita ama l’universo femminile a trecentosessanta gradi. Lo indaga, lo vive, cerca di penetrarne la più intima essenza. Lo studia.
    
    Ho avuto il privilegio negli anni di parlare liberamente e apertamente con moltissime donne di ogni cultura, paese, età. Sono infine un uomo che in questi ultimi anni, grazie a un percorso di crescita, ha acquisito strumenti di comprensione e consapevolezza nuovi. (Grazie a tutto questo oggi esercito la professione di Life&Relationship Coach).
    
    “Gli uomini sono semplici/vengono da Marte”
    
    “Le donne sono complicate/vengono da Venere”
    
    Quante volte ho sentito queste frasi e altre dello stesso tenore! Ci ho creduto per anni. Per anni ho integrato l’idea che ci fosse un muro di incomunicabilità fra i sessi. Ho accettato che appartenessimo, per così dire, a pianeti o addirittura galassie diverse. Ho ritenuto che non fosse realmente possibile condividere le sensazioni più profonde l’uno dell’altro. Neppure con la propria donna.
    
    Un altro mantra spesso ripetuto afferma infatti che sia “più facile parlare con un’amica/amico dello stesso sesso piuttosto con il partner, il fidanzato, il marito”. Si alimenta vieppiù il concetto che non ci ...
    ... possa comprendere fino in fondo. Un’estensione ancora più insidiosa e distruttiva di questa idea è il concetto che mentre le donne capiscano gli uomini, il contrario non sia possibile. La visione sottostante considera gli uomini una sorta di esseri primitivi, con un solo chiodo fisso in testa mentre le donne sarebbe esseri ricche, sfaccettate e misteriose; parte del loro fascino risiederebbe quindi nel loro non essere mai del tutto raggiungibili alla “povera” sensibilità maschile.
    
    Ho lungamente creduto in tutto questo. L’ho considerato un dato di natura.
    
    Mi sbagliavo come forse altri di noi sbagliano, e lo voglio riassumere in modo anche provocatorio.
    
    Gli uomini sono molto semplici; le donne altrettanto.
    
    La differenza è che (generalizzo com’è ovvio) le donne si interessano agli uomini e fanno lo sforzo di comprenderli. Osservo che le donne hanno nella loro natura una maggiore predisposizione all’accoglienza, all’amore e all’ascolto. I maschi, sovente, non compiono il medesimo sforzo che a loro costa maggiore impegno.
    
    Così preferiscono considerare le donne un mistero insondabile piuttosto che ascoltarle. Da qui nasce il famoso fraintendimento. Nei paesi latini, in cui la figura della Grande Madre è dominante, la difficoltà si acuisce perché genera il famoso dilemma “santa o puttana”. Forse non è neppure esatto dire che non vogliamo fare lo sforzo perché nasciamo con un bias mentale.
    
    Non siamo capaci di mettere a fuoco la Donna perché indossiamo degli occhiali ...
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