1. Berlino 2006: l'italia campione del mondo di calcio, io di sesso


    Data: 04/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: anita69, Fonte: Annunci69

    Quando nel luglio del 2006 l’Italia andò in finale del Campionato del Mondo di pallone a Gius venne la smania di andare a Berlino, a vedere la finale.
    
    Alessio, un ragazzo amico, agente di viaggio, che trafficava anche con il bagarinaggio dei biglietti di eventi sportivi e culturali, fu immediatamente cercato e attivato.
    
    Fece il miracolo trovò i biglietti, ma dovette comprarne 4, li vendevano in blocco ad un prezzo mostruoso.
    
    Due per noi, uno per lui e uno per Adriano, un suo amico sommelier in hotel ristorante a 5 stelle in Pisa, giovane come lui.
    
    Il 9 luglio eravamo a Berlino, in un hotel periferico, ma accettabile.
    
    La sera all’Olympiastadion fu bellissimo: prima un grande patimento, poi al rigore di Grosso, la liberazione. Grandi abbracci, pianti-riso-salti-gioia, irrefrenabili.
    
    Usciti dalla calca, ordinata, come doveroso in Germania, andammo tutti e quattro a cercare un locale aperto dove continuare a festeggiare
    
    Trovammo un posto ottimo: Schweinshaxe e Riesling Renano, a fiumi, una bottiglia dopo l’altra, un brindisi dopo l’altro, con abbracci e baci fra noi.
    
    Pur avviandomi ad una sbronza epica notai che ad ogni abbraccio Alessio e Adriano mi stringevano sempre più forte e i loro baci si avvicinava sempre più alla mia bocca.
    
    Quando ci buttarono fuori dal locale per la chiusura, andammo barcollando in taxi all’Hotel e i due ragazzi, molto più giovani di noi, ci invitarono nella loro camera, che era accanto alla nostra, per bere il bicchiere ...
    ... dalla staffa.
    
    Accettammo e ci ritrovammo a sedere sul letto a scolare le bottigline del frigo bar: qualunque cosa che fosse alcolica.
    
    Il grande bere mi portò ad andare in bagno, la porta non aveva chiusura e mentre, abbassati i jeans e gli slip, finivo di fare la pipì, la porta si aprì e comparve Alessio con il suo uccello già fuori dei pantaloni, duro e dritto, come un fusto di cannone.
    
    Non feci in tempo a sorprendermi che appoggio il suo arnese sulle mie labbra ed io, tranquillamente, aprii la bocca e lo feci entrare.
    
    Avevo bevuto è vero, ma ero anche una troia desiderosa di cazzo,
    
    Ero ubriaca, ma Alessio mi era sempre piaciuto e più volte ci avevo fatto un pensierino, subito scacciato dalla mia mente, data l'amicizia che avevamo, anche con sua moglie.
    
    Iniziai a leccare e ingollare il suo cazzo, lungo e storto, con delicata decisione, appassionandomi al "lavoro".
    
    Dopo un poco, non vedendoci tornare, Gius e Adriano si affacciarono al bagno e si fermarono a rimirare la scena: Io con i pantaloni e gli slip a terra seduta sul water e Alessio pantaloni e mutande penzoloni, che mi scopava la bocca.
    
    La sorpresa durò poco. Gius mi disse sei la solita troia, ma si vedeva che era contento della piega che aveva preso la serata.
    
    Mi alzai dal water, mi liberai con i piedi di pantaloni e slip e preso Alessio per l'uccello, ci trasferimmo in camera, sul letto.
    
    Appena mi sdraiai, nuda e con le cosce aperte i tre uomini si avventarono su di me.
    
    Tutti e quattro, ...
«123»