1. Il professore


    Data: 17/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: cpromagnolamatura, Fonte: Annunci69

    ... fianchi e lungo le cosce. Anche lei si era liberata dei vestiti, rimanendo con le autoreggenti nere e scarpe dal tacco alto in vernice nera. Avevo smesso di piangere, anche perché ormai avevo capito il gioco . Dentro di me mi sentivo tradita perché l’incontro romantico era definitivamente sfumato e adesso rimaneva solo l’eccitazione della trasgressione con un uomo, M.. , che non riconoscevo più per come me lo ero immaginato e i suoi amici di cui lui , con l’aspetto di quello che di definisce un vero porco, e la moglie una virago cinquantenne, che assecondava o preveniva le voglie del marito. Fu proprio la donna a darmi il primo ordine, obbligandomi a mettermi carponi sulle mani e parlando di me con M.. ed apostrofandomi come la puttanella di M…
    
    “mi sembra di capire quindi che stava mutando il clima ….”
    
    • Era cambiato il clima della serata nel momento che appunto io ero diventata l’oggetto del loro divertimento. Quando mi sono sentita chiamare come la puttanella di M.. e lui non ha fatto una piega, ma anzi ne sembrava compiaciuto, ho compreso che forse la mia avventura con lui era finita.
    
    “Come ti sei sentita dentro? Come mai non ti sei ribellata subito? “
    
    • Difficile a posteriori il perché di certe scelte, so solo che passate le lacrime mi ha preso la rabbia di essere stata tradita e quindi li ho guardati tutti e ...
    ... tre e ho cominciato a urlare contro M.., perché era un porco e non mi poteva trattare così. Ho fatto un gran casino, tanto che M.. si è alzato e mi ha dato un ceffone per zittirmi, che altrimenti svegliavo tutto l’albergo. A questo punto si è rivolto vero i suoi amici scusandosi con loro perché, disse testualmente,” ero una cretina che prima ci stava a fare la troietta con lui e poi adesso mi comportavo da vergine e che vergine non lo ero affatto, da qualunque parte mi si guardasse”. I due si sono ricomposti e ci hanno lasciati da soli nella stanza ed io sono scoppiata a piangere. M.. non si è scomposto e mi ha detto di crescere, che la colpa l’aveva lui pensando che fossi una ragazza matura! In altre parole da perfetto porco maschilista mi gettava addosso la colpa.
    
    “tu che hai fatto allora?”
    
    • Ho fatto quello che avrei dovuto fare subito, mi sono rivestita e sono scappata via dall’albergo, erano ormai le 5 di mattina e mi ricordo che faceva un gran freddo. Non so come ma sono riuscita ad arrivare alla Stazione dei treni ed ho preso il primo treno per l’ Italia. Quello che ti ho raccontato non lo sa nessuno e devo dire che adesso, vedendo la sua foto su un manifesto penso che effettivamente il tempo cancella molte cose, ma ancora un po’ di rabbia dentro di me e forse anche contro di me, per quella volta, lo vivo ancora oggi. 
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