Mettiti in ginocchio !!! 2
Data: 16/01/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: popochica, Fonte: Annunci69
... seduto in auto.
“Ma perché cazzo sono venuto qua” pensai. Non avevo nessuna intenzione di entrare, sapevo per certo che almeno uno dei miei dipendenti frequentava questo posto saltuariamente, e non mi sentivo ancora pronto per saltare allo scoperto con questo aspetto della mia vita, (e forse non sarò mai pronto).
Sul marciapiede vicino all’entrata, c'era un gruppetto di amici che chiacchierava animatamente fumando una sigaretta, col passare dei minuti il gruppetto si diradava sempre più, fino a che rimase solo un afroamericano, continuava a fumarsi la sua sigaretta guardando nella mia direzione.
Non volevo entrare in quel locale, ma ciò non mi avrebbe impedito di fantasticare qualche azione piccante. Mi appoggiai allo schienale del suv e chiusi gli occhi. Nella mia mente attraversavo spavaldo la strada, mi inginocchiavo davanti al nero, gli tiravo fuori il manubrio di 35 cm e lo imboccavo tutto in gola, coglioni compr…..Tum! Tum! Tum!.
Aprii gli occhi e il cuore mi balzò in gola, vidi il faccione nero dell'afroamericano spiaccicato al finestrino, mentre bussava sul tettuccio della macchina.
Aveva capito tutto.
Mi fissò sorridente per qualche secondo, poi indietreggiò di un passo, assicurandosi che avessi una buona visuale sul suo 'Pacco'. In effetti, sotto i jeans attillati,c'era un pitone che gli scendeva fino a mezza coscia.Era imbarazzante, ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo biscione. Difficile dargli un’età, forse sui 30-35 anni, Il suo ...
... ventre era piatto, spalle larghe e i bicipiti sembravano sul punto di scoppiare. Era decisamente un culturista.
Senza dire una parola, il nero piegò il dito indice ripetutamente facendomi segno di venire con lui. Poi si incamminò verso l’entrata del gaybar ed entrò lasciando la porta semi-aperta, il segnale era inconfondibile, voleva che lo seguissi.
Nonostante a marzo facesse molto freddo in Canada, io cominciai a sudare profusamente per l’eccitazione, ma ero ancora molto risoluto a non entrare, le probabilità di trovare qualche membro del mio gruppo erano troppo elevate. Misi in moto l'auto.
Fu a quel punto che mi arrivò un messaggio dal gruppo di lavoro WhatsApp. C'era una foto di tutta la mia squadra in una specie di Pub, erano tutti sorridenti con una pinta di birra in mano. La didascalia esclamava 'Manchi Solo Te!!, Noi siamo tutti a Victoria. Dove 6?'
Questo messaggio aveva fugato tutti i miei dubbi, Victoria si trova a quasi tre ore di viaggio da Vancouver, quindi nessuno di loro sarebbe stato in questo gaybar.
Spensi il motore e inviai un messaggio di risposta al mio Team, poi scesi dall’auto e mi avviai verso l'entrata del locale con il cuore che galoppava furiosamente nel mio petto.
Ovviamente c'erano altre mille cose che potevano andare storte. Avrei potuto incontrare delle persone del posto, persone che avevo conosciuto durante quelle settimane. Qualcuno avrebbe potuto scattare delle foto compromettenti che ritraevano la mia faccia e postarle sui ...