Il regista del piacere.
Data: 16/01/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu
Serata strana al prive’: poca gente, atmosfera stagnante, poca enfasi. Ci sono alcune coppie già viste. Poi una nuova: forse sono qui per la prima volta. Lui si guarda in giro, indeciso su chi dovrà scopare la donna che lo accompagna, che, sicuramente, sarà la moglie che, per un senso di malcelato pudore, si nasconde dietro di lui, cerca di coprire le splendide cosce, tirando giù la minigonna. Probabilmente è venuta tanto per far contento lui, ma non sembra molto decisa. Una bella donna. Due singoli le si sono avvicinati, ma non devono aver usato l’approccio giusto, forse sono stati troppo bruschi e determinati, mentre basterebbe un minimo di dolcezza, alcune parole pacate, senza dar l’impressione di volerla divorare e lei si illanguidirebbe; a quel punto la si potrebbe scopare tantissimo, ma io non ne ho voglia questa sera, mi sento inquieto, vorrei una cosa diversa. Poi c’è un’altra coppia. Lei una fica paurosa, che ha già scopato con me due volte, in altre serate: lui è un tipo che sta solo a farsi seghe in continuazione. Questa sera, lei ha occhi solo per la tipetta di un’altra coppia; si scambiano occhiate provocanti e bacetti; probabilmente la serata finirà con le due donne abbracciate, a leccarsi selvaggiamente. Guardo l’orologio, è quasi mezzanotte, sto appoggiato al bancone del bar e penso di andarmene, quando li vedo entrare: una coppia diversa. Lui alto, sulla sessantina, ben vestito, completo in doppio petto nero, capelli bianchi lunghi, occhiali neri. Lei, più ...
... giovane, forse quarant’anni o giù di lì, una strafica paurosa: alta, capelli biondi platinati, bocca ampia, labbra carnose e ricoperte da un rossetto rosso fuoco, seno una probabile terza abbondante. Cosce lunghe, sormontate da un culo a mandolino perfetto, che è una poesia quando si muove al suo incedere su dei trampoli dal tacco proibitivo. Indossa un tubino nero elasticizzato che, praticamente, non copre nulla. Lui cammina lentamente: è orgoglioso di esibirla, la mostra con misurata lentezza, come una modella ad una sfilata. Ad ogni singolo che si avvicina, lui chiede qualcosa con discrezione; per alcuni la risposta alla domanda è positiva, ma per la maggioranza è no. Fa il giro del salone, seguito da alcune persone, poi si avvicina al bancone del bar e si appoggia fra me e lei, che trova posto su uno sgabello che fa inesorabilmente salire ancor di più il vestito. La posizione assunta dalla donna mette, se mai ce ne fosse bisogno, in mostra la sua fica nuda, del resto non poteva esser diversamente. Lui ordina da bere.
«Un whisky».
Lei sembra distratta. Guardo le sue mani, dita lunghe ed unghie laccate di rosso, molto belle. Lui beve il liquore tutto d’un fiato.
«Un altro: doppio».
Poi si gira verso di me.
«Tu sei un super dotato?»
Mi chiede a brucia pelo. Annuisco affermativamente.
«Che misure?»
Lo guardo.
«23×8, reali».
Lui prende il bicchiere con il liquore in una mano, e con l’altra lei.
«Seguimi».
Entriamo in una saletta privata. Lui, ...