L’inizio della fine: 8° capitolo
Data: 14/01/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: Claudio78, Fonte: RaccontiMilu
Marcello ci avrebbe scommesso: Roberto non gli avrebbe reso la vita facile. Catia ebbe un sussulto quando vide entrare Marcello nella stanza. Non lo vedeva da tempo, non aveva risposto ai pochi tentativi di chiamata che lui le aveva fatto nei momenti di solitudine dopo la fine del loro matrimonio. Travolta dalle nuove sensazioni che Roberto le regalava con quella specie di bastone che aveva tra le gambe ma soprattutto con la sua decisione e la sua capacità di comandarla, si era quasi dimenticata di essere stata sposata. Restò senza parole nel vederlo e si chiese cosa lui pensasse di lei nel fissarla negli occhi senza parlare. Marcello si attenne a quanto stabilito con Roberto. O meglio, a quanto gli era stato imposto. Nessun contatto verbale con “la cagna”, come l’aveva chiamata lui. Andò direttamente a sedersi sulla poltrona in un angolo della stanza e tacque, cercando di non fissare negli occhi la donna che un tempo era sua. Quando la porta si aprì, Marcello riconobbe immediatamente il ragazzo che qualche giorno prima Roberto gli aveva indicato come cliente affezionato ma squattrinato. Catia sembrava disorientata ed il suo smarrimento aumentò quando il giovane andò a dare il consueto foglietto a Marcello anziché a lei. Marcello lesse quanto vi era scritto ed istintivamente guardò nel punto in cui sapeva essere posizionata la telecamera. Immaginò il ghigno di Roberto in quel momento. Mise la mano in tasca e prese due banconote da 50 euro, che porse al ragazzo. “Prendile – ...
... disse – e scopati questa puttana”. Il giovane fissò Catia, poi nuovamente quell’uomo che gli stava dando dei soldi. L’unica cosa che sapeva era che Roberto gli aveva detto di non leggere cosa c’era scritto sul foglio e di darlo a colui che avrei trovato in camera. Non capiva ancora perché avesse accettato di sculacciare la donna davanti ad un altro uomo, ma l’offerta di Roberto di farlo gratis aveva tolto ogni dubbio. Adesso però gli veniva addirittura offerto del denaro. “Sono il marito – aggiunse Marcello – adesso scopala!”. Il giovane sorrise, capì ed in un attimo rivelò il suo cazzo duro, che coprì immediatamente con il preservativo datogli da Marcello. Fissò Catia per un istante, sufficiente per farle capire che non ci sarebbe andato piano. “Puttana – le disse assestandole uno sculaccione di rara potenza – tutte queste volte in cui sono venuto a prendermi cura di questo culo, tornavo a casa e mi masturbavo pensando di scoparti, perché non avevo i soldi per farlo. E tu mi hai sempre guardato come se fossi impotente, vero?”. Il suo tono era eccitatissimo, quella situazione lo galvanizzava, gli dava più forza. Dopo 3-4 pacche il sedere di Catia era completamente rosso e lei cominciava a dare segni di insofferenza. Le aprì le natiche e nonostante le proteste della donna, le infilò entrambi i pollici nell’ano, come se volesse aprirlo a dismisura. Vi avvicinò la bocca e vi sputò dentro. “Questo perché sei una lurida troia!”, le disse. Poi appoggiò la cappella al buco e dopo una ...