1. I colleghi di mia moglie (iii)


    Data: 31/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: porcelli321, Fonte: Annunci69

    Quando la sera mia moglie tornò a casa le chiesi spiegazioni sul perché si fosse vestita in quel modo e sul fatto che ci si fosse anche fatta fotografare in ufficio. Senza parlare della foto in cui stava vicina la capo con tutte le tette in bella mostra.
    
    Lei mi rispose semplicemente che le avevano proposto un aumento di stipendio legato al cambio di ruolo . sarebbe passata da semplice assistente del capo reparto a responsabile accoglienza clienti. La mansione prevedeva oltre ad un incremento dello stipendio anche un vestirsi in modo più di rappresentanza (che io traducevo in “porcello”).
    
    Le dissi che non ero d’accordo ma lei replicò secca che la carriera era la sua e non voleva perdere quella importante occasione. Tanto per chiarire meglio il concetto mi fece vedere il vestito che avrebbe dovuto indossare il giorno dopo. Un vestito stretto e corto e scollato davanti in modo molto provocante e dietro anche aveva una scollatura che arrivava poco sopra il culo.
    
    Protestai vivamente e lei mi disse di non rompere e di capire che le occasioni come quella nella vita capitano raramente e lei non voleva rinunciarci. In realtà lei sapeva benissimo che non era un discorso di carriera ma solo di compiacere ai suoi bull e al capo branco (Enzo) in particolare.
    
    La mattina seguente stesso rituale delle foto ma stavolta senza problemi mi fece vedere che le mandava a Enzo che rispose “Ottimo. Attenta però a non mettere l’intimo altrimenti diventi volgare nel farlo intravedere ...
    ... nella stoffa trasparente. E mi raccomando salutami il tuo maritino” lei senza crearsi problemi mi fece leggere il tutto dicendomi “Vedi come è gentile il mio capo a mandarti i saluti? Mi ha detto che un pomeriggio di questi mi devi venire a prendere in ufficio per farti offrire un aperitivo”
    
    Mentre mi parlava mi riprese il cazzo in mano come la mattina precedente e mi sussurrò lussuriosa all’orecchio: “Ti è piaciuto ieri come ti ho fatto sborrare nei pantaloni come un ragazzino verginello vero? Ti eccita nel pensarmi vestita anche oggi così come una zoccola in mezzo a degli estranei vero? Mmmmmm. Lo sento che ti stuzzica l’idea hai il cazzetto duro. Porco” e iniziò nuovamente a lavorarmelo con la mano fino a che io gemetti sborrando senza vergogna di nuovo dopo poco nei pantaloni. Lei iniziò a ridere oscenamente dicendomi che se lo avesse raccontato in ufficio li avrebbe fatti morire dal ridere. Io le dissi di non fare la stronza e che certe cose erano legate alla nostra intimità.
    
    Lei mi rispose stizzita: ”Intimità? Ma dai la chiami intimità il nostro modo di scopare? Meglio non toccare questo tasto” evidentemente non voleva offendermi dicendomi che non poteva più continuare ad accontentarsi del mio cazzetto piccolo e anche poco resistente.
    
    Rimasi ferito nel sentire quella confessione preoccupandomi di vederla legata anche ad un cambio radicale di modo di vestirsi che evidentemente la faceva sentire più ammirata e al centro dell’attenzione.
    
    La troia quando arrivò in ...
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