Tre per una 6 - Racconti Erotici

Tre per una 6

... sappia, puoi organizzarmi una nuova società.”

“Tesoro mio, permettimi di ricambiare l’ironia; credi davvero che io sia un amministratore così sprovveduto che ti lascio mangiare da sola una torta così ghiotta? Facciamo la società assieme, io ci metto la metà in soldi miei (anche se sono degli americani) e mi creo un’attività parallela che mi consentirà in futuro di rendermi autonomo; se ti va bene così, in due giorni ti preparo la società; poi però devi registrarla in tribunale e lì ho bisogno di qualche aiuto.”

“Scusatemi, sposini scoppiati, in tribunale io sono nel mio elemento; voi mi date lo statuto ed io in un’ora ve lo faccio registrare; è ovvio, però che voglio essere della partita, io e Nadia, che potremmo entrare per un terzo.”

“Franco, bada il terzo di un milione sono oltre trecentomila … “

“Ci arrivo, Rodolfo, non stare a preoccuparti … ”

“Signori, non facciamo i bambini che si spartiscono i lupini; diciamo che siamo tre coppie con interessi diversi ma tutti convergenti nel progetto; diciamo che ogni quota vale fino a duecentomila; costituiamo la società in sei e depositiamo in banca da un milione a un milione e duecentomila; su questa base, Rodolfo prepara le carte, Franco le deposita in tribunale, Marcello e Nadia affrettano i tempi per un progetto; Flora seguirà l’organizzazione ed io mi occupo dell’amministrazione. Si può fare?”

Flora è un po’ spaesata; lei non è in grado di contribuire con tanti soldi; Rodolfo la bacia sulla bocca, sotto il ...

... naso della sua ex moglie, e le assicura che non ci saranno problemi; lui ne è innamorato, andranno a vivere insieme e lui garantisce anche per lei; sarà il suo pegno alla convivenza e, dopo, al matrimonio; Flora scherza con Lucia e la sfida a chi rimarrà per prima incinta.

Marcello invece batte sulla spalla di Lucia e le fa osservare che deve smetterla di prendere decisioni anche per lui; è in grado di accettare la proposta e di farvi fronte con le sue disponibilità; non ha nessuna voglia di fare il ‘mantenuto’ e le chiede di abbassare il tono da prima della classe, perché l’eccesso di autonomia potrebbe ritorcersi contro di lei; la sua idea è brillantissima, ma gli piacerebbe assai di più se venisse presentata con un poco più di umiltà; lei lo bacia e si scusa.

“Perdonami, amore, non mi sono resa conto di esagerare; aiutami e correggimi, in questi casi; mi pare tutto così nuovo!”

Tutti sono d’accordo; Lucia avverte che si troveranno a Treviso con Santon il fine settimana successivo; di lì una breve vacanza a Venezia; per allora, la nuova società dovrà essere operativa; Rodolfo prende da parte Marcello e Nadia e gli parla di qualcos’altro; Flora spiega a me e a Franco che il mio ex marito è capo di una commissione per un progetto di centro direzionale a Roma per il quale è prevista una spesa iperbolica; forse gli sta proponendo di cominciare a pensare anche in quella direzione.

“Sai, Lucia, mi accorgo che siamo più in sintonia adesso, da separati, che quando eravamo ...