Una vita banale
Data: 30/12/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Incesti
Autore: troy2, Fonte: RaccontiMilu
... abbracciandomi: ero convinta che mi avrebbe penetrata subito ed, invece, rimase abbracciato con me per un tempo che non riuscì a calcolare, fissando un ginocchio sulla mia fica e, con questo, massaggiandomi senza sosta, fino a che non raggiunsi un secondo orgasmo, meno intenso del primo, ma comunque bello. Continuava a baciarmi, a percorrere il mio corpo con le sue mani; poi si fermò, mi fece distendere e mi aprì, dolcemente, le gambe. Rimase alcuni minuti a guardarmi la fica, ad allargarmi le grandi labbra con le mani, quasi a volerla vedere fino all’utero. Si distese su di me e mi baciò ancora. Poi: ‘Mettilo dentro tu, mamma!’ il suo era un sussurro pieno di dolcezza. Gli afferrai il cazzo, indugiando a sentirne a pieno la marmorea consistenza. Poi lo posizionai all’imboccò del suo desiderio e comandai: ‘Spingi, amore! Fammi tua!’ Non ci fu bisogno di ripeterlo. Se ancora avessi dei dubbi su quanto mi desiderasse, quello fu il momento di fugarli tutti. Alternava momenti di furia devastante, come un cavallo lanciato al galoppo, ad altri in cui sembrava volersi fermare ad ogni affondo. ‘Cosa vuoi, mamma?’ ‘Tutto, amore! Tutto quello che vuoi anche tu per me sarà un piacere regalartelo!’ Non smetteva di muoversi dentro di me ed io non volevo che smettesse. Mi sembrava la mia prima volta: mi sentivo emozionata, oltre che piena di gioia e di piacere. Mio figlio mi stava scopando, regalandomi un godimento indescrivibile e l’unica cosa che chiedevo e che potesse amarmi per sempre. ...
... Ero la sua donna, sua moglie, la sua schiava. Ero tutto quello di cui aveva bisogno ed ero disposta a qualsiasi cosa per farlo felice. I suoi colpi, ora, erano più veloci: lo sentii contrarsi e capii che era arrivato il momento, ma non riuscii a chiedergli di uscire da me. Sentii il suo seme invadermi e piantai le mie unghie nelle carni delle sue spalle, abbandonandomi all’ennesimo orgasmo di quella sera indimenticabile. Dormimmo lì, sul tappeto, quella notte, coi nostri corpi a fremere l’uno contro l’altro, in attesa di potersi, presto, ricongiungere. Mia madre, settant’anni già compiuti, non ha mai perso il piacere di due cose: l’insegnamento della matematica ed il gusto di farsi scopare, con gran soddisfazione di mio padre, da sempre cornuto contento. Quest’ultima cosa io l’ho appena scoperta e non l’ho mai sospettata. A quanto pare, invece, mio figlio la conosceva bene, anche se non mi è chiaro come l’abbia saputo. Sta di fatto che il signorino se l’è scopata, alla faccia mia! Come ho fatto a scoprirlo? Eravamo a letto, come ogni sera: vivevamo, come dice chi sa parlare, more uxorio, vista l’assenza di mio marito per due terzi dell’anno. Tenevo la mia testa appoggiata sul suo petto, mentre lui chattava al cellulare con i suoi amici. Mi son lasciata prendere dalla curiosità e, tirandomi su, ho cominciato a leggere. Lui non ha fatto nulla per nascondere, come fosse la cosa più naturale al mondo. Gli ho mollato un ceffone, mi sono girata sul fianco, arrabbiata e ...