La mia storia – 2 – Prima volta etero
Data: 30/12/2020,
Categorie:
Cuckold
Incesti
Gay / Bisex
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
Marco e’ seduto in poltrona a guardare la televisione; e’ domenica e lui e sua madre hanno finito di pranzare da poco; nonostante fossero solo loro due, il padre e’ fuori per lavoro, la signora Maria ha preparato gli gnocchi e gli involtini col sugo, con contorno di insalata. Il ragazzo guarda distrattamente la televisione, pensa ancora a quello che e’ successo tre giorni prima con il suo amico Riccardo; il calore dei suoi baci, il sapore della sua lingua e il senso di potenza che aveva sentito quando lo aveva inculato; per non dire del calore che aveva sentito quando in culo lo aveva preso lui; i suoi pensieri sono pero’ interrotti dal trillo del telefono. “Vado io” dice Maria dalla cucina; i passi della signora sono coperti dal trillo finche’ non si sente la cornetta che si alza: “Pronto! Ah buongiorno signora ……. ah mi dispiace …… si certo ci mancherebbe altro, glielo dico subito …… ma si figuri, gli dica di riguardarsi ….. si certo a presto, arrivederci”. Marco sente la madre riattaccare e la vede comparire sulla porta del salone: “Che e’ successo, mamma?” “Era la mamma di Riccardo; dice che sta poco bene e siccome lei deve uscire chiedeva se potevi andare a fare compagnia al figlio” “Ok, ma non ti dispiace restare sola?” “E che vuoi che mi succeda, vai tranquillo”. Il ragazzo si alza e va a prepararsi per uscire; dopo cinque minuti esce di casa, dopo essersi scambiato un bacio sulla guancia con la madre. Si avvia a passo veloce verso casa dell’amico, pregustando un bis ...
... di quanto fatto tre giorni prima; sempre se Riccardo non sta troppo male, ma questo lo si vedra’ subito. Dieci minuti ed e’ davanti al portone a suonare il citofono. “Vieni su Marco” le risponde la signora Livia, madre di Riccardo; il ragazzo si fa i due piani di scale a due a due e trova la porta accostata con la signora che lo aspetta: “Buongiorno signora” “Ciao Marco, grazie per essere venuto” “Ci mancherebbe, per il mio amico questo e altro”. Livia lo carezza sul volto e gli sorride; Marco fa per andare in stanza del suo amico ma la voce della donna lo ferma: “Riccardo non c’e’, e’ uscito e non tornera’ prima di stasera”. Il ragazzo si blocca e si volta verso di lei: “Ma non capisco, mia madre mi ha detto che …..” “Lo so cosa ti ha detto, sono stata io a dirglielo per farti venire qui. Devo parlarti Marco, seriamente e subito” il tono di Livia si e’ alzato per quest’ultima frase e Marco si sente molto a disagio. La donna se ne accorge, gli sorride e gli va vicino cingendogli la spalla con il braccio: “Non ti preoccupare mica ti mangio. Vieni, mettiamoci sul divano, posso offrirti un caffe’, o qualcos’altro?” “No grazie signora, ho pranzato da poco”. I due si siedono sul divano, l’uno di fianco all’altra, e Livia prende la mano del ragazzo: “Dimmi una cosa Marco, giovedi’ tu e mio figlio, dopo che io e mio marito ce ne siamo andati, avete studiato tutto il tempo?” “Certo signora” risponde Marco con voce convinta “Non avete fatto nient’altro, sicuro?” “No signora, anzi si, ...