La sorella della mia amica
Data: 25/12/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: Max-Arson, Fonte: EroticiRacconti
Un pomeriggio di qualche anno fa, andai a casa di una mia compagna di classe, Alice, per studiare assieme. Ero già stato altre volte a casa di Alice, ed avevo avuto modo di conoscere sua sorella Marta, di cinque anni più grande di noi (io all'epoca avevo 17 anni). Era una ragazza incredibilmente bella, corpo perfetto, bionda, occhi azzurri e penetranti... e dei piedi bellissimi. Da amante dei piedi femminili sfruttavo ogni occasione per poter ammirare i piedi delle mie amiche e compagne, infatti andavo spesso a casa di Alice anche perché avevo modo di vederla scalza. Anche se non era lei l'oggetto del mio desiderio. Quando capitava che in stanza con noi ci fosse anche Marta io mi bloccavo per l'emozione, anche perché spesso camminava a piedi nudi ed io non potevo fare a meno di guardarglieli, fissavo il mio sguardo su di essi mentre Alice svolgeva gli esercizi o mi ripeteva qualche capitolo che aveva studiato.
Quel pomeriggio però, successe qualcosa di diverso. Quando io ed Alice entrammo in casa, Marta era sdraiata sul divano con i suoi piedi nudi poggiati sul bracciolo, le sue suole rosa erano in bella vista e sembravamo chiamarmi, già da quel momento mi eccitai tantissimo. Passai le ore successive a studiare con Alice, ma i miei pensieri erano ovviamente rivolti altrove, pensavo costantemente ai piedi di sua sorella. Finito lo studio, Alice mi disse che si sarebbe fatta una doccia. Così io rimasi da solo. Girando per la casa mi accorsi che di Marta non c'era traccia e, ...
... quando arrivai in salotto, il mio sguardo si fissò su un paio di vecchie Vans nere che appartenevano proprio a Marta. Mi eccitai tantissimo soltanto alla vista di quelle scarpe, ancor di più quando vidi l'impronta scura del suo tallone sulla soletta della scarpa. Dopo essermi accertato che non ci fosse nessuno, mi fiondai su di esse.
Affondai il mio naso nelle Vans ed inalai il più possibile, respirando il fantastico odore dei piedi di Marta. Vi infilai la mano dentro, tastando ed eccitandomi nel toccare l'impronta del suo piede che aveva consumato la soletta. Continuai ad annusare, perdendomi completamente nell'aroma di quelle scarpe. Mi persi talmente tanto che non mi accorsi che dietro di me era arrivato qualcuno.
"Che cazzo sati facendo!" Disse Marta. Io mi voltai sconvolto e lasciai immediatamente le sue scarpe. "I-I-io...Niente..." Non sapevo cosa dire, ero stato colto in flagrante e non potevo difendermi.
"Mi stavi annusando le scarpe, schifoso pervertito!" Il suo tono era cattivo ed accusatorio, e questo mi eccitò ancor di più. Ancora una volta non risposi, rimasi in ginocchio al suo cospetto mentre lei mi guardava dall'alto.
"Che schifo" Sussurrò, io tremavo dalla paura e dall'eccitazione. "Come ti permetti di venire in casa mia e fare queste cose?"
"Scusa, scusami davvero. Non volevo..."
"Cosa? Non volevi che cosa? Adesso non mi resta che dire tutto a mia sorella... chissà come la prenderà?"
"Come? No per favore, non farlo!" Dissi pregandola in ...