1. Vicinanza e amenità


    Data: 21/12/2020, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Vi porto gentilmente a conoscenza svelandovi che l’ottima amica di mia moglie, essendo nella stessa misura la sua personale e affabile farmacista del quartiere nel quale risiediamo mi piace in verità da morire, perché mi fa talmente sragionare che gliel’ho ribadito già parecchie volte. Lei l’ha capito benissimo, malgrado ciò gli piace influenzare il gioco, prolungandolo e trascinandolo fino all’inverosimile. Lei &egrave molto avvenente, questo la sa molto bene, su quest’aspetto ci calca sopra, &egrave assai pomposa e impudica nei modi, le piace indubbiamente comandare, coordinare e regolare perennemente il gioco, per il fatto che s’avvicina baciandomi perfino davanti a mia moglie incurante delle sue penetranti occhiate.
    
    Quest’estate, senza dirmi niente, ha organizzato con mia moglie una settimana di vacanze al mare tutti insieme, la mia consorte leggermente gelosa ha cercato di dirottarla senza profitto verso un’altra stazione balneare, eppure lei ha insistito unendosi assieme a noi facendomelo sapere soltanto all’ultimo istante. Io non l’avevo mai vista in costume da bagno, in realtà &egrave splendida, ha una corporatura rotondeggiante, anzi, ben tornita da far stravolgere gli occhi, anche perché i suoi costumi inediti non nascondevano quasi nulla e sembrava, che casualmente s’aprissero insistentemente alla visione pubblica di tutto il suo ben di Dio. Non vi nascondo che &egrave veramente perfetta nei dettagli, tutto in lei &egrave bello e splendidamente curato, i ...
    ... capelli, la pelle, gli occhi, le labbra, le mani e in ultimo i piedi. E’ una forza della natura.
    
    In quei giorni io avevo occhi unicamente per lei e per il ben di Dio che esternava, perché me lo mostrava a volte lascivamente e svergognatamente senza curarsene troppo, dal momento che la mia consorte abbozzava non so quanto volentieri i suoi inconsueti azzardi. In verità sin dal primo giorno lei cominciò con strane manovre, perché ogni volta che ci sedevamo al bar o al ristorante, i suoi piedini nudi cercavano i miei e li toccavano furtivamente. La prima volta restai di ghiaccio pensando a uno sbaglio, ma non era così. Il secondo giorno il suo piedino morbido mi risalì intenzionalmente giungendo fino alla coscia e lì dovetti afferrarlo bloccandolo in ultimo per scongiurare il peggio. Naturalmente ogni occasione era propizia per mostrarmi il decolleté mentre si piegava in avanti e spesso le coppe del suo reggiseno, anche a causa dell’abbondanza erano fuori centro, motivo per cui i suoi capezzoli fuoriuscivano per metà, io in quel frangente potendolo fare li avrei morsicati e succhiati ben volentieri.
    
    Il suo maggiore trionfo era però l’esibizione, perché verso sera sfoggiava le sue cosce al di fuori dello spacco del suo pareo, tenuto conto che era quasi una passerella, lo capii dopo a mio uso e consumo. Io ormai fremevo e ribollivo, l’amore che facevo con mia moglie ogni sera per calmarmi non mi placava al cospetto di quei mezzi capezzoli, di quelle cosce levigate e di quel monte ...
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