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Inaspettatamente…la felicita’ (parte seconda-restai di stucco)
Data: 21/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Just_me, Fonte: Annunci69
... semitrasparente ed ancora parzialmente umida. La annusai…aveva un profumo inebriante. Quella leggera striscia che non smettevo di toccare ed annusare, era forse un indizio della sua eccitazione che si era manifestata nel corso della serata? Avvolto da questi pensieri, mi accorsi che l’acqua in bagno non stava più scorrendo; rimisi il perizoma dove lo aveva lasciato lei e mi sdraiai sul letto, sotto le lenzuola, ad aspettarla. Lei mi raggiunse sdraiandosi al mio fianco e, senza dire nulla, mi pose una mano sul pene che, in quel momento, non era completamente eretto ma neanche moscio. Iniziò ad accarezzarlo lentamente, sempre in silenzio fino a quando, sentendolo duro, gettò in fondo al letto il lenzuolo scoprendomi completamente e si sedette sopra di me, guidando il mio uccello dentro il suo corpo. Era bagnatissima. Inizialmente non ero neanche certo che fosse dentro ma, allungando la mia mano, capii che invece lo era; le sue pareti interne erano così lubrificate che non riuscivo quasi a percepire alcun attrito mentre lei si muoveva lentamente avanti e indietro, strisciando il suo ventre sul mio. A quel punto mi azzardai a chiederle come fosse andata la serata. Lei rispose con un secco: “stai zitto e scopami!”. Ovviamente non replicai e, visto che stava facendo tutto lei, non mi rimase altro che guardarla mentre si scopava il mio cazzo. Aveva gli occhi chiusi, i capelli che le cadevano sul viso, la bocca leggermente socchiusa per respirare meglio e la pelle del ...
... viso rossa. Si muoveva lentamente e la scena si stava svolgendo in un silenzio irreale, interrotto solo di tanto in tanto da alcuni suoi gemiti sommessi. In poco tempo i suoi movimenti si fecero più rapidi ed i suoi gemiti più frequenti e rumorosi fino a che, improvvisamente, si buttò con la testa sul mio cuscino per attutire le sue urla: era clamorosamente venuta in maniera animalesca! Io invece mi ritrovavo ancora con l’uccello duro e con il dubbio di cosa fosse realmente successo prima del suo ritorno. Al momento, però, la mia priorità era solo una: sborrare. Mi tuffai con la bocca tra le sue cosce, affondando la lingua all’interno della sua figa gonfia e ancora grondante di umori. La mia lingua batteva veloce, per cercare di asciugarla il più possibile e poi, finalmente, entrai. Ma non durai tanto, anzi…pochi colpi furono sufficienti per venire, urlando, dentro di lei. Eravamo entrambi stravolti, come da tempo non ci capitava. Passò un po’ di tempo durante il quale entrambi cercammo di riprendere fiato, ed il silenzio veniva rotto solo ogni tanto dai rumori provenienti dalla sua figa, dalla quale uscivano aria e soprattutto sperma, che lentamente le colava lungo l’interno coscia fin sulle lenzuola. Finalmente, dopo alcuni interminabili minuti, si decise a raccontarmi come si fosse svolta la loro serata. Come da programma, si trovarono di fronte al ristorante che avevano scelto per la loro cena e la serata trascorse piacevolmente, parlando di ciò che era ...