-
Inaspettatamente…la felicita’ (parte seconda-restai di stucco)
Data: 21/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Just_me, Fonte: Annunci69
... una camicia bianca tenuta fuori dai fuseaux con una cintura a fascia alta nera in pelle sopra la camicia. Detto così non sembrerebbe nulla di speciale… se però provaste ad immaginare visivamente un “prima e dopo”, tipo quelli che pubblicizzano le diete, vedreste qualcosa di questo tipo: Prima: scarpe da tennis e jeans a gamba larga. Dopo: scarpa col tacco e fuseaux aderenti che evidenziano le gambe per tutta la loro lunghezza Prima: camicia di flanella stile boscaiolo americano o maglione di taglia abbondante. Dopo: camicia aderente, con i bottoni che tirano e che, grazie anche alla fascia che le cinge il punto vita, lascia capire che li sotto si celava un seno di dimensioni veramente importanti. La camicia inoltre, che non essendo lunghissima arrivava circa a mezza natica, rendeva secondo me ancora più evidente ed eccitante il brusco passaggio dalla forma affusolata della coscia a quella tonda e sfrontata del sedere… Lo stupore per questo cambiamento di look e per la scoperta di una fisicità che nessuno si sarebbe mai aspettato, era palese dagli sguardi e ancor di più da alcune frasi che captavo tra i vari gruppetti di persone che si erano formati. Al di là di questo, la serata proseguì tranquillamente anche se, per me, abbastanza noiosamente; infatti avevo chiacchierato del più e del meno con diverse persone delle quali, il giorno dopo, neanche mi ricordavo il nome. Al termine, tanti saluti, tanti scambi di numero di telefono e le solite promesse del ...
... “teniamoci in contatto”. Arrivati a casa, dopo una veloce doccia andammo a letto e Laura mi chiese se mi fossi divertito e poi iniziò a parlarmi un po’ delle varie persone che aveva rivisto dopo così tanto tempo, per cercare di rendermi partecipe della serata, anche in vista di altri eventi futuri. Con un occhio guardavo la televisione e intanto ascoltavo i suoi racconti, anche se per me era abbastanza difficile riuscire ad abbinare i nomi alle persone di cui mi parlava; lei si sforzava di darmi una descrizione su loro aspetto o su come fossero state vestite per cui, anche se a volte non era vero, le dicevo sempre di aver capito. La mia attenzione venne però calamitata quando ad un certo punto mi chiese se qualcuno mi avesse presentato anche un certo Stefano. A memoria non mi ricordavo per cui lei provò a descrivermelo. Fu abbastanza facile visualizzare chi fosse, perché era un ragazzone alto più di un metro e novanta anche se, a parte l’altezza, non mi ricordavo altro. Mi disse: “sai, lui è il famoso Stefano”. Al momento non mi veniva in mente nessuno di cui lei mi avesse parlato con quel nome, finchè lei non si decise a dirmi che era lo stesso Stefano con cui era stata ai tempi dell’università, prima di conoscere me. A quel punto mi tornò in mente tutto ma, per sicurezza le chiesi: “quello con cui non avevi mai scopato perché non voleva avere una relazione seria e perché aveva un cazzo così grosso che avevi paura che ti facesse male?”. Ridendo mi disse: “eh sì, proprio ...