Che bella l’automobile – 6. l’autostoppista
Data: 21/12/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... slacciati i bottoni della camicia e dei polsini fino a toglierla. Tutto andava accumulato da una parte, sulla moquette. Tutto senza che io mi staccassi dalla sua minchia. L’ho dovuto fare solo un attimo, quando lui mi ha sfilato la maglietta e, poco dopo, quando si è slacciato e tolto i pantaloni e le mutande. Via le scarpe, via i calzini.
Ero rimasto fermo a bocca aperta, con le labbra umide della mia saliva e del suo precum, stregato dal suo fisico perfetto, tonico, ricoperto di pelo brizzolato. Mi ha fatto alzare leggermente per togliermi i jeans ed il resto, fino a rimanere completamente nudo come lui, col cazzetto in tiro. Ero come una bambola tra le sue forti mani.
“Accidenti! Perché mi piaci così tanto?”.
Mi ha afferrato la testa e me l’ha rimesso in bocca. Tenendomela tra le mani, ha cominciato a scoparmela lentamente, facendomi gustare pienamente quello che mi offriva. Producevo molta saliva e si sentiva chiaramente il rumore del risucchio. Gemeva e si contorceva ma senza mai lasciare la presa, via via aumentando la velocità.
Pochi minuti e… “Ti avviso che sono carico completamente e ti sto per sborrare in bocca. Preparati ad ingoiare tutto”. Per tutta risposta, ho stretto ancora più le labbra e mosso la lingua sulla punta, prendendogli in mano la grossa sacca pelosa dei coglioni che gli ribollivano.
“Putt… ta… naaa… troiaaa… Sborro… sborrooo”. Potenti siringate di caldo sperma hanno invasa la mia bocca assetata. Più ne ingoiavo e più ne sparava. ...
... Qualcosa non sono riuscito a trattenerla e mi è colata sul mento.
Quando ha finito, ansimante, me l’ha sfilata dalla bocca che è rimasta aperta, vuota, a dimostrazione che avevo fatto onore al suo succo. Ancora qualche goccia gli è uscita dal buchino e io l’ho lappata via con gusto, guardandolo intensamente.
“Che troia. Che piccola lurida troia che sei. Ma non credere che sia finita”. Infatti il cazzo sembrava non essersi minimamente ammosciato. “Adesso devo vedere se anche il tuo culetto è all’altezza della puttanella che sembri essere e ti avviso che ti dovrò montare a lungo prima di poter venire un’altra volta”.
“Non chiedo di meglio”, gli ho detto con un sorriso.
“Che zoccola!”. Mi dà una spinta e io cado di schiena sul letto. Mi viene sopra e mi bacia con passione. Schiacciato dal suo peso, ho il suo ampio torace peloso su di me, sul mio piccolo corpo pressoché glabro. Finito di baciarmi, mi dà una lunga leccata con la sua lingua rasposa dal mento alla punta del naso, poi mi lecca sul collo. E’ passato quindi a succhiarmi i capezzoli, facendomi gemere sempre più forte.
“Mmmm, che bel sapore di carne giovane! Vuoi essere scopato, vero?”.
“Si, signore, solo se lo vuole anche lei, signore”. Era evidente che lo voleva, come lo volevo io.
“Certo ed ho proprio voglia di sfondarti come si merita una troia in calore”.
Si è sollevato e mi ha tirato su le gambe tenendomele da dietro le ginocchia, aperte, ed è rimasto un po’ ad ammirarmi il buchino che fremeva ...