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Monica assaggia il suo piscio
Data: 19/12/2020, Categorie: pissing, Autore: WaW, Fonte: EroticiRacconti
"Carlo, cosa cazzo stai facendo?" Beccato. Erano ormai mesi che non riuscivo a togliermela dalla testa. La mia ossessione per il pissing e tutto ciò che esso comporta era nata, come spesso accade con questo genere di passioni, grazie a qualche escursione più avventurosa nel solito in questo o quell'altro sito porno. Da allora, non era passato un solo giorno senza che io pensassi a cosa si potesse provare nell'assaporare il liquido dorato di Monica, o nel sentirlo, caldo sulla mia pelle, coprirmi e inebriarmi. Ancora più eccitante era l'idea di vedere Monica riceverlo da me, gustarlo, ingoiarlo, e soddisfare così il mio più intimo dei desideri. Monica, la mia ragazza, mi stava ora guardando sbigottita, ancora seduta sul water. Mi aveva appena visto mentre sbirciavo attraverso la porta socchiusa del bagno, con il cazzo durissimo in mano. Sentirla e, soprattutto, guardarla di nascosto mentre faceva pipì era diventato il mio segreto e più eccitante fetish. "Monica, io..." "Lo sai che non mi vergogno a pisciare mentre sei in bagno anche tu. Ma ripeto, cosa cazzo stai facendo?" Monica si era alzata e stava velocemente tirando su le mutandine, in fretta, senza badare ad asciugarsi dalla pipì che ora le aveva lasciato una piccola macchia scura sull'intimo color pesca. Poiché si stava preparando per andare a dormire, non indossava null'altro, per cercare di resistere al meglio al caldo estivo. Io, rosso di vergogna ed eccitazione, ero rimasto paralizzato per qualche ...
... secondo, ancora con il cazzo pulsante in mano. Il suo corpo seminudo era dolcemente illuminato dalla luce giallastra dello specchio del bagno, che metteva in risalto le sue curve delicate. Il piccolo seno sodo e i fianchi rotondi sovrastavano due gambe toniche, risultato di anni di pattinaggio su rotelle. "Monica, scusa," le dissi mentre a mia volta mi rivestivo aggiustandomi a fatica le mutande. Il tessuto era ora spinto con forza dal mio turgore, affatto celato. Il mio sconforto e la mia vergogna devono essere stati così evidenti che Monica si avvicinò a me quasi allarmata, forse temendo di essere stata eccessivamente aggressiva nel rivolgersi a me. "Amore, scusa se ti ho aggredito così. Ma vederti così, segarti e spiarmi mentre faccio pipì. Lo sai che non ho nessun problema a mostrarti tutto di me, ma non me l'aspettavo e ho reagito d'impulso." Mentre mi diceva questo, con voce dolce, fece scivolare la sua mano sul mio pacco, tastandomi attraverso le mutande. Il mio cazzo, che pure non aveva per un attimo accennato ad afflosciarsi, rispose al tocco irrigidendosi ancor di più, se possibile. "Monica, la verità è che da qualche tempo sentirti e vederti fare pipì mi eccita da morire. Solo l'idea mi fa impazzire!" "Amore mio, tutto qui? Perché non me lo hai detto? Non avrei avuto nessun problema a mostrarmi, figurati." "Mi imbarazzava dirtelo. Intravedere la tua fichetta mentre sei sul water è un afrodisiaco per me. Il rumore della tua pipì mi fa perdere la ...