Ossession. Cap. III
Data: 18/12/2020,
Categorie:
Masturbazione
Prime Esperienze
Tabù
Autore: Archigram1986, Fonte: xHamster
... completamente fuori di testa, riuscivo solo a gridare "Sborro! Sborro!".
Non avevo mai provato nulla del genere. Quando le scosse che sentivo nel basso ventre cessarono, lasciai andare la presa, buttandomi indietro sul cuscino. Respiravo a pieni polmoni, quindi riaprii gli occhi, cercando il suo sguardo.
Lo sperma e la saliva le erano colate sul tutto il viso. Lei stava li, con la testolina posata sulla mia coscia, con il mio pene semi duro tra le mani. Mi fissava, senza dire nulla. Poi sorrise, mi diede un bacio sulla cappella e si alzò, perfetta, dirigendosi in bagno.
"Hai sborrato anche l'anima." disse, poco prima di aprire il rubinetto per lavarsi.
Amo M, dio quanto la amo.
Il balcone.
M giaceva sul letto, addormentata. Quel pompino mi aveva sconvolto, non credevo nemmeno fosse possibile provare tutto quel piacere. Non fumavo da giorni, ma avevo voglia di una sigaretta. Avevo bisogno di fumare, avevo maledettamente bisogno di fumare. Quindi mi alzai, mi arrotolai una sigaretta correggendola con un po' d'erba e mi andai ad accomodare sulla sedia di plastica sul balcone.
Fumavo, assorto nei miei pensieri, quando notai qualcosa oltre la parete di lamiera forellata che divideva il nostro balcone da quello del vicino. Una figura, una figura femminile seduta esattamente come mei.
Quando misi a fuoco il suo volto, attraverso i piccoli fori della parete divisioni, sentii il cuore scoppiarmi in ...
... gola.
Era Chiara, la ragazzina di 18 anni che tre giorni prima mi aveva preso il pene in mano durante un bagno in mare.
Smisi di respirare, cercando di non emettere nessun suono. Spensi la sigaretta nel posacenere e feci per alzarmi e tornare in camera.
Ma non lo feci.
Restai li per un attimo a fissarla, attraverso la grata, sicuro che lei non mi avrebbe visto, sicuro che lei non mi avrebbe notato.
Lei era li, seduta sulla sua sedia, con i capelli ricci e biondi sciolti, i quali le ricadevano su una maglietta azzurrina a manica corta.
Sotto, solo gli slip.
La osservavo, silente, ripensando al suo seno scoperto, al suo tocco leggero sul mio sesso.
E in quel momento, incrociai il suo sguardo attraverso la lamiera forellata.
E lei sorrise. Sorrise in un modo che mi fece aspettare che si, che lei mi stesse aspettando.
Fu in quel momento che abbassò la mano tra le gambe, scostando le mutandine, iniziando a toccarsi tra quelle labbra rosse, incorniciate dalla sua pelle chiarissima.
Si stava masturbando per me. E io sentivo il mio cazzo gonfiarsi di nuovo, con tutti i dolori dovuti al sesso orale precedentemente ricevuto. Solo in quel momento mi resi conto di essere nudo. Nudo, seduto di fronte a lei, con il mio cazzo duro, separato da quella fichetta giovane da una semplice lamiera forata.
Mi alzai di s**tto, rientrando.
Volevo scoparmela e me la sarei scopata.
To be continued.