1. Il male minore 2


    Data: 17/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: meridiana90, Fonte: Annunci69

    ... detta delle mie amiche in ambito edile gli uomini parlano più di "cazzo" che di "cazzuola". Dopo presentazioni e convenevoli ci sedemmo in "ufficio". Un ripostiglio claustrofobico senza finestre dove c'erano un tavolo, due sedie, un vecchissimo pc ed una montagna di documenti.
    
    Mario mi fece sedere su una delle due sedie, venne dietro di me e davanti agli occhi dei tre spettatori appoggiati al tavolo, mi spogliò con le sue mani. Per l'occasione mi fece indossare un completino da puttana che aveva acquistato dai "cinesi" vicino casa. Una cosa indecente che mi faceva sentire a disagio. Quello doveva essere il mio solo intimo, senza reggiseno, nè slip, tipo il vestito da carnevale di una bambola gonfiabile, pensai. Era una tutina a rete che lasciava scoperti solo i capezzoli, la spacca della fica e...un pò di culo... essendo taglia unica mi stringeva un pò sopra i fianchi, strizzandomi culo e tette. In faccia solo un pò di matita e del mascara, nient'altro, non amo truccarmi.. Mi tirò via il maglioncino, che scoprì la sorpresa, con i tre tizi che fecero un espressione di meraviglia alla vista delle mie tette generose sballonzolare coperte solo dalla volgare maglina a rete. Mentre sfilava il jeans dalle gambe fece una cosa che mai mi aveva fatto prima. Mario prese il mio piede destro e cominciò a leccarlo, ciucciandomi le dita a lungo. Orazio, decisamente "porco", si avvicinò e mi mise subito la lingua sul collo, così, aprendo la spacca sulla tutina cominciò a palparmi la fica ...
    ... pelosa da dietro, mentre gli altri due mi guardavano con i piselli in mano. Maikol, il più giovane (trent'anni forse) prima di mettersi il preservativo me lo infilò in bocca, godendosi un bocchino inesperto e confuso, ma che comunque aveva il suo perchè. Mentre Orazio strappando la tutina me la apriva con le mani, Gaetano mi esplorava la vagina, con il dito medio, grosso e calloso, sputando sulla mia patata cercava di scaldarla. Mario continuava a leccarmi i piedi, dito per dito, non so perchè mi rilassava. La situazione seppure, squallida e volgare, mi stava eccitando parecchio, forse infondo infondo c'è un pò di troiaggine dentro ognuna di noi. Oraziò passò davanti e venne a ciucciarmi e schiaffeggiarmi le poppe, coi capezzoli sensibilissimi che si rizarono in segno d'approvazione. "Tua moglie ha una gran bella mercanzia", disse mentre mi palpava maniaco le grosse bocce strappando il fragile tessuto a rete. Poi i tre, dopo avermi toccata ovunque, baciata, leccata, sputata e tastata come un'oggetto per sfogare le proprio depravazioni, mi stesero sul tavolo e quando la mia fica fù talmente gonfia e goduriosa da dire "prendimi-prendimi" presero a chiavarmi tutti e tre a turno. "Tre" perchè Mario non partecipò direttamente, o meglio, si godette lo spettacolo masturbandosi come un indemoniato, osservava avido mangiandosi le oscenità con gli occhi. I tre tizi non erano molto dotati, almeno per quello che ne capissi io non erano dotati come i due cubani. C'era Orazio che lo aveva ...