L'amante di lady chatterley
Data: 17/12/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Millimetro, Fonte: Annunci69
... labbro, stringendo tra le mani il tomo, mentre si sporgeva leggermente contro la mano di lui, cercando più contatto.
- Papino, ti prego... -
- Togliti le mutandine, non servono. -
La mano di lui sparì un'altra volta. Dalila stava quasi per emettere un gemito di protesta ma si trattenne, non volendo rischiare altri colpi.
Ad ogni modo eseguì l’ordine, e le mutandine trovarono posto nella sua borsa, proprio quando l’auto si fermò nel vialetto di casa.
Una volta dentro, Dalila sorrise. Quelle quattro mura la facevano sentire al sicuro, e libera di essere sé stessa.
Giulio tirò via una sedia da sotto il tavolo, accomodandosi. E qualche secondo dopo si trovò Dalila sulle gambe, che apriva il libro e iniziava a leggere a voce alta.
Così la strinse a sé, poggiando il volto tra i suoi capelli profumati, e lasciando un piccolo bacio silenzioso, senza farsi notare. Se l’era meritato.
Poi si sporse dalla spalla, osservandola mentre seguiva le righe col dito, come fanno le bimbe. Quella vista gli fece correre brividi lungo tutta la schiena, andando a finire dritta sul suo membro, che in un attimo si gonfio negli slip.
Allora le sfilò la maglia, le slacciò il reggiseno, e i piccoli seni balzarono fuori come liberati da secoli di prigionia. Ne strinse uno con la mano, premendo l’unghia sulla grande areola rosa.
Il respiro di Dalila mutò e la mano smise di colorare, volendosi concentrare anch’essa sul dolore dell'unghia nella carne.
Uno schiaffo le fece ...
... girare il viso mentre sentiva la guancia bruciare.
- Non ho detto di fermarti –
Giulio trattenne una risata quando la ragazza riprese a leggere con una certa fretta, mentre il capezzolo si era indurito come un chiodo ben piantato nel muro.
- Ti piace leggere il libro che ti ho regalato? -
- S-sì, papino – rispose tentennando.
Amava così tanto sentire la sua vocina spezzata dai singhiozzi di dolore e piacere. L’amava così tanto che gran parte dell’eccitazione, gran parte dei nutrimenti delle sue voglie, erano
dovuti a questo. Con la mano andò per l’ennesima volta sotto la gonna, voleva possederla con le sue dita, prima di spingersi a farlo come Dio comanda.
Dalila ribolliva, bagnata e maledettamente accogliente. Avesse avuto voce in capitolo al cospetto di Giulio, si sarebbe scritta sulla schiena, con un pennarello indelebile Cosa cazzo aspetti? Non lo capisci che non ce la faccio più?
E invece no, continuava a sforzarsi di leggere, mentre Giulio iniziava un lieve e leggero dentro e fuori con le dita, godendosi il suono soave e controllato dei suoi gemiti.
Poi estrasse le dita, le portò alla bocca di Dalila, che quasi le addentò, risucchiandole avidamente contraendo il ventre e inarcando la schiena, in offerta al suo padrone.
Così Giulio si tirò in piedi, in uno scatto veloce diede un colpo alla sedia che caddè alle sue spalle, si abbassò i pantaloni, ed entrò dentro di lei con forza, spingendole il volto da bambina sul tavolo, esattamente tra le ...