1. Una donna violenta


    Data: 16/12/2020, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... scaldarsi: sembrava l’incredibile Hulk.
    
    I clienti del locale, si erano fatti più vicini, mettendosi a favore di quella specie di ring. Il bagno di sangue sembrava scontato.
    
    Vidi anche Nunzio che provava a spiegarsi con quella gentaglia e, poi, gli sentii alzare la voce ma questo fu un errore: venne spintonato in malo modo, verso un lato e quattro braccia robuste lo immobilizzarono, facendogli capire efficacemente di starsene buono, per evitare il peggio.
    
    Più passavano i minuti, più quella situazione diventava grottesca.
    
    Un momento dopo, toccò a me essere spinta in avanti, verso quella specie di buca, allora capii che non potevo sottrarmi a quella pericolosa avventura.
    
    Quando arrivai a favore delle luci, la calca prese voce e si eccitò; arrivò quella che sembrava una badante e mi disse in italiano:
    
    -Ok, vai su palco, adesso, e dimostrati forte e coraggiosa – sorrise maligna – non cagare sotto e non chiedi tu pietà ... perché a tuo fidanzato gli strappano le palle! Vuoi tu questo? – Il sorrisetto si
    
    trasformò in una risata sguaiata. Poiché queste battute le aveva dette ad alta voce, i giovinastri lì intorno, le trovarono molto divertenti, tra l’altro erano pure mezzi ubriachi.
    
    Mentre avanzavo ancora, la biondina mi tolse di dosso la camicetta, strappando gli ultimi due bottoni sopravvissuti dopo la colluttazione.
    
    -Questa solo te impiccia. Vai ... combatti, italiana! –
    
    Un ultimo sguardo intorno: la russa grossa mi aspettava per massacrarmi e il ...
    ... suo sguardo diventava a ogni momento più minaccioso.
    
    Lo sconforto mi pervase ancor di più quando mi accorsi che, sulla scala d’ingresso, da dove eravamo entrati, tra gli spettatori occasionali, c’era anche una coppia di poliziotti.
    
    Certamente reduci dalla ronda notturna, si erano defilati, per farsi un sorso “a sbafo” approfittando dell’ora tarda.
    
    L’indifferenza divertita e il distacco con cui sorseggiavano le loro birre, mi fece capire che qualsiasi ribellione sarebbe stata inutile... ero prigioniera.
    
    Prima di spostarmi sotto le luci, feci un gesto, dimenticato, ma scolpito nella mia memoria giovanile: mi segnai con la croce ed a testa bassa scesi nel quadrato, sotto i riflettori abbaglianti.
    
    Una specie di piccolo boato provenne dalla folla che si era creata intorno all’arena; solo allora mi resi conto di quanta gente fosse in attesa, per vedermi massacrare.
    
    Mi accorsi anche che qualcuno, concitato, scommetteva dei soldi. Puntava su qualcosa che non riuscii a sentire: non potevo immaginare che puntavano i lori soldi, sull’incontro che stava per avere luogo. Al momento non lo capii.
    
    Decisi, invece, di concentrarmi attentamente, quanto meno per limitare al massimo i danni fisici.
    
    Io non sono una gran sportiva ma nemmeno un tipo sedentario, la passione per la montagna, soprattutto da ragazza, aveva plasmato il mio carattere ad accettare le sfide, a non darmi per vinta. E così decisi di vendere cara la pelle!
    
    Mi voltai verso la mia avversaria che ...
«12...787980...196»