Cristina e il capo – Quarta parte
Data: 08/12/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Newgitre, Fonte: RaccontiMilu
... giacca e arrotolò la gonna ai fianchi e l’uomo che prima le stava succhiando un capezzolo si mise inginocchio davanti a Cristina sul divano, le sollevò i fianchi, mise le cosce sotto le sue natiche e la penetrò dolcemente. Per un attimo Cristina credette che l’altra si dedicasse al suo capo mentre l’uomo la prendeva, infatti Marisa si accovacciò e cominciò a succhiare l’ingegnere che, in piedi, guardava Cristina posseduta dall’altro uomo. Cristina guardava la fellatio di Marisa e notò che era proprio brava, sicuramente molto più brava di lei. Il capo gemeva sotto i colpi della lingua e della bocca della biondina e l’uomo che la prendeva era deciso e dolce, anche se il suo pene non era dei più grossi. Ma il piacere la prese e cominciò a muoversi come voleva lei. Poi Marisa si sollevò e aprì le sue cosce in faccia a Cristina. L’uomo che la prendeva disse “Ti va di leccarla?”
Cristina disse spaventatissima “No, ti prego”
“Va bene, non deve farlo, va già benissimo così”
Però Marisa, in quella posizione da classico 69, cominciò a leccare lei mentre l’uomo la prendeva e il capo andò dietro Marisa penetrandola. Cristina vedeva a pochi centimetri dal suo viso il cazzo del capo che entrava e usciva dal sesso della donna, le palle le sfioravano la fronte e questa scena la eccitò ignobilmente, anche perché la lingua e le dita di Marisa erano abilissime; le dita roteavano sul suo clitoride e poi entravano nel suo sesso mentre la lingua ne prendeva il posto, calda e carnosa ...
... colpiva il bocciuolo di Cristina con precisione e metodo. Provava più piacere per ciò che le faceva la donna che per il membro dell’uomo che la penetrava. Intanto l’ingegnere spingeva il cazzo contro il culo di Marisa e ad un certo punto disse all’altro uomo: “Dai mettiglielo nel culo”
Lui sfilò il cazzo dalla vagina di Cristina e Marisa , mentre glielo succhiava, stimolava i bordi dell’ano di Cristina con le dita. Poi ci passò sopra la lingua e lo ricoprì di saliva per renderlo umido ed accogliente. Prese in mano il cazzo dell’uomo e lo spinse delicatamente sul buchetto che si aprì accogliente e caldo; Cristina chiese mentalmente a Marisa di dedicarsi ancora a lei e Marisa, come avesse sentito la sua richiesta, lo fece. La lingua ora era libera di spaziare dove voleva e, mentre un dito violava l’intimità di Cristina, la lingua percorreva i bordi della vulva e insisteva sul clitoride facendo provare a Cristina un piacere che mai aveva provato. Sentiva nella sua carne il cazzo dell’uomo che la inculava e guardava il cazzo del suo capo violare quello di Marisa, come fosse il suo. Cristina aveva le mani serrate alle cosce di Marisa, sentiva sotto i palmi la stoffa delle calze mentre Marisa le teneva le cosce spalancate e l’uomo le teneva le mani agli stivali, all’altezza delle caviglie. Si sentiva una puttana ma questo accresceva il suo piacere piuttosto che smorzarlo e non finiva più di venire, dimostrandolo a voce alta, mentre Marisa era silenziosa, anche quando l’ingegnere la ...