1. Il vicino Cap. 4


    Data: 05/12/2020, Categorie: Etero Autore: Astarte, Fonte: RaccontiMilu

    È lunedì sera e sono davanti la porta del signor Mario. Con me ho portato solo il beauty, alcuni completini intimi e un paio di vestitini molto sexy. Non credo che nei prossimi giorni mi servirà altro e, se così non fosse, il mio appartamento è solo dall’altra parte della strada. Suono e, dopo aver controllando che sulle scale non stia passando nessuno, abbasso ulteriormente la scollatura del crop top nero che ho addosso, così da far risaltare meglio il mio seno. Il signor Mario mi apre e mi fa entrare in casa. – Puntualissima, brava – dice, dando uno sguardo all’orologio a pendolo dell’ingresso. Non rispondo, gli lascio la borsa e lo seguo. Il salone dove mi porta è arredato con gusto, mobili in legno pregiato, lampadari di cristallo, quadri di valore e divani chester in pelle verde, è evidente che ad abitarvi sia una coppia non più giovanissima.– Posso offrirti qualcosa? – mi domanda, posando la mia borsa su una poltroncina.Chiedo di avere un bicchiere d’acqua, improvvisamente ho la gola secca, lui sparisce per un attimo in cucina e poi torna da me. Dopo essersi servito del whisky dal mobile bar si siede su una poltrona di pelle. – Vieni qui – mi ordina, posando il suo bicchiere sul tavolino al suo fianco. Obbediente mi siedo sulle sue ginocchia.– Cosa hai raccontato alle tue amiche?- mi domanda, accarezzandomi pigro una parte di coscia lasciata scoperta dalla gonna.– Ho detto che avrei passato un paio di notti da un amico – rispondo, – ovviamente dopo il nostro numero ...
    ... della settimana scorsa hanno capito perfettamente da quale tipo di amico – aggiungo con un sorriso malizioso.-Ti hanno sentita gemere come una cagna mentre ti scopavo, vero?- domanda, risalendo con le dita sotto la gonna, fino ad arrivare al bordo delle mie mutandine rosa.Annuisco, mentre istintivamente allargo un po’ le gambe, e le sue dita si insinuano subito sotto il pizzo trovandomi già bagnata.-Togliti tutto – mi ordina, afferrando il bicchiere per prendere un lungo sorso di liquido ambrato. Io non mi faccio pregare, tolgo subito il top sfilandomelo da sopra la testa, poi mi slaccio il reggiseno e sotto lo sguardo rapito del signor Mario lo tolgo e lo getto a terra. Mi alzo dalle sue ginocchia, abbasso la cerniera della gonna e me la faccio scivolare lungo i fianchi fino a quando non finisce sul pavimento, poi infilo le dita sotto i laccetti del perizoma e li tiro alti sopra i fianchi, così che il pizzo rosa si tenda e disegni perfettamente lo spacco della mia fica. Faccio un giro su me stessa, così da mostrare anche il mio lato b, poi tolgo anche le mutandine.Con addosso solo i sandali neri dal tacco alto che ho messo torno a sedermi sulle ginocchia del signor Mario che intanto si è aperto i pantaloni e si è liberato il cazzo. Glielo stringo con una mano e lo massaggio mentre l’uomo mi tira verso di sé e inizia a baciarmi. Sono così concentrata sulle sensazioni che sto provando da accorgermi che ha preso due cubetti di ghiaccio dal suo bicchiere solo quando me li posa sulla ...
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