04 La Segretaria
Data: 02/12/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu
... occhi e mi sorrise. I mesi che seguirono furono segnati da diversi viaggi di lavoro. Non sempre Francesca mi accompagnava, ma quando lo faceva era scontato che finissimo a letto insieme. Piano piano si era lasciata andare e adesso stava iniziando a perdere quella timidezza ed insicurezza che aveva all’inizio.
Una sera d’estate ci trovavamo in un buon ristorante di Parigi, un posto tranquillo e ben frequentato. Ci eravamo accomodati in un tavolo d’angolo, con un bel divanetto e due sedie. Luci soffuse, un’area della sala un po’ appartata anche per il fatto che non c’erano molti clienti. La posizione non era comunque nascosta. Avevamo quasi finito di cenare quando lei attaccò con un discorso dove cercava di fare un po’ la maliziosa. – Sono diventata una cattiva ragazza, allora? – No, ne sei ben lontana. Non ci sei portata. mi guardò stranita, e forse un po’ delusa – Mi avevi promesso che sarei diventata una cattiva ragazza’ Non lo vuoi più? – Sicura di volerlo tu? Aveva perso un po’ di quella finta sicurezza con cui aveva aperto la discussione. Mi piaceva spingerla verso questi suoi angoli oscuri e deboli. – Finora mi è piaciuto’ – Vai in bagno e togliti il reggiseno.
Si bloccò. Ci ero orami abituato. -Dai muoviti. – Ma’ la camicia’ – La camicia va benissimo. E le cattive ragazze tengono almeno un bottone in più aperto. Con il suo tipico modo di fare, abbassò gli occhi e fece per alzarsi. La presi pe una mano e la avvicinai a me. La baciai e poi le sussurrai ...
... all’orecchio – e togliti anche le mutandine. Poi controllerò se sei stata brava. Si irrigidì per un attimo, poi prese la borsetta e si diresse verso la toilette.
Quando tornò non mi guardò in faccia. La camicia bianca lasciava ora vedere bene la profonda scollatura e le trasparenze facevano capire che era senza intimo. Quando scostò la sedia la fermai e le dissi di sedersi di fianco a me, sul divanetto di velluto rosso. Non appena lo fece, la mia mano si posò sulla sua gamba, iniziando a salire verso la gonna. Portava sempre le autoreggenti, quindi avanzavo lentamente verso l’interno coscia aspettando di sentire la pelle nuda sotto le mie dita.
Lei era rossa in viso, mentre i suoi occhi saltavano da un tavolo all’altro per vedere se qualcuno si stava accorgendo di quello che stavamo facendo. Mi piaceva molto farla sentire così, tesa ed imbarazzata. – fermati’ ti prego’ io’. – No ragazzina. Non volevi fare la cattiva? Raggiunsi il suo sesso. Fece un piccolo sobbalzo. La scena era coperta dalla tovaglia, ma credo si potesse immaginare bene cosa stava succedendo dalla posizione innaturale del mio braccio. Entrai dentro di lei. Era bagnata. – Vedi che ti piace? Rimaneva immobile, come una statua, tranne che per delle contrazioni ritmiche del bacino. Il volto cercava di nascondere il piacere che provava, misto ad una forte tensione. – Fermati’. Ci vedono’ il cameriere’
Il ragazzo venne verso di noi per chiederci se volevamo ancora un dolce o un caffè. Io avevo aumentato la ...