1. 04 La Segretaria


    Data: 02/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    ... era piegata sul letto. – Così ti piace guardare le orge’ – Si’ mi eccita vedere lei che viene presa da tutti quegli uomini’ che cerca di soddisfarli tutti’ – E ti piace vedere come gode, vero? – Si’ riempita’ Le forzai l’ano. Entrai molto facilmente – Senti come sei larga ora’. Ti piacerebbe essere al posto di una di loro? Con tutti quegli uomini intorno solo per te? – Non so’ &egrave eccitante’. – Non lo vorresti uno sconosciuto che ti riempie la bocca mentre ti sto scopando -io’. Tu mi fai godere’. Ti amo’..
    
    Pompai furiosamente finch&egrave non venni, collassando sopra di lei. Avevamo entrambi il fiatone Non dirlo mai più’. Rimase un po’ in silenzio. Poi mi prese una mano – Farò tutto quello che vuoi. Era passata qualche settimana da quella sera e ci eravamo visti poco perché ero partito per alcune trasferte. Il mio lavoro stava cambiando e i viaggi insieme stavano diminuendo. Lei un po’ ne soffriva.
    
    Una mattina, durante il solito briefing nel mio ufficio, mi sussurrò che aveva troppa voglia di vedermi – Continuo a sognare di fare l’amore con te’ – E il tuo ragazzo? – Con lui va bene, ma non &egrave la stessa cosa.. e poi’ -E poi cosa? -E poi quando facciamo l’amore sogno spesso che ci sia lì anche tu – So io cosa ti ci vuole per farti passare queste idee.. Le dissi che saremmo usciti giovedì sera, e che avrei avuto una sorpresa per lei. Le diedi istruzioni chiare su come vestirsi e dove ci saremmo trovati per cena. Non volevo passare a prenderla, visto che da un po’ ...
    ... il suo ragazzo aveva iniziato a frequentare casa sua.
    
    Mangiammo e poi le dissi di lasciare la sua auto al ristorante e di salire con me. Ci dirigemmo verso lo stesso club priv&egrave dove anni prima ero stato con Stefania. Volevo vedere fino a che punto sarebbe arrivata. Quando capì dove la stavo portando si gelò. Ormai la conoscevo, sapevo riconoscere i segni sul suo volto e sul suo corpo. – Vuoi andare là dentro? – Sai che cos’&egrave? – Beh’ credo’ ma non ne sono sicura. – Hai paura?
    
    Ci mise un po’ a rispondermi – Un po”. Non so se’ – se non vuoi devi dirlo ora e ti riporto a casa Di nuovo silenzio. Lo sguardo assente. Abbassò la testa – no’ vengo’ se mi stai vicino
    
    Quando scese dalla macchina la guardai bene. Tacchi alti, una gonna nera non particolarmente corta ma con uno spacco laterale che le scopriva le gambe fino all’anca quando camminava, una camicetta leggera aperta sul davanti che lasciava ben vedere il suo seno prosperoso. Tutto molto sexy come da istruzioni, inclusa l’assenza del reggiseno.
    
    Entrammo. Come la volta prima non c’era molta gente ma tutti la squadrarono molto bene. Chissà se percepivano la sua paura. Si vedeva che era molto rigida. Una preda per le belve in quella strana giungla urbana. Cercava di stare vicina alle zone più buie per non farsi vedere troppo, e rimaneva incollata a me.
    
    – Mi guardano tutti’ – Vorrei vedere! Sei molto bella, lo dovresti sapere. E anche molto sexy, vestita così. Guardali anche tu, scegli quello che ti vuoi ...
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