1. Astinenza programmata


    Data: 27/11/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Lara_e_DrGivago, Fonte: Annunci69

    ... vuoto, allo stesso modo il troppo vuoto può aprire al pieno. E, infatti, basta che mi sfili il cazzo e prenda a succhiarmelo, che tutto mi appare sotto una luce nuova e inizio anch’io ad ansimare e il mio Dr a pulsare.
    
    Lara lo capisce: “Non venirmi in bocca,” intima, sapendomi caricato a pallettoni e pronto ad esplodere.
    
    Io, cazzo, mi mordo le labbra, mi tiro sberle sulla faccia, cerco di pensare alle cose meno eccitanti della terra, alle gambe putrefatte di mio zio Anacleto, falcidiato nella Guerra Civile in Spagna, quelle gambe di merda purulenta che mi mostrò un giorno mentre se le bendava tentando di contenere le piaghe da decubito; ma non c’è nulla da fare, anche quelle si trasformano in un’orgia di corpi arrotolati e ansimanti.
    
    “Non riesco,” dico, “sto per venire.”.
    
    “Vaffanculo,” urla lei, “mi rovini sempre tutto.” e poi alle ragazze, “Mettetevi come vi ho detto.”.
    
    E allora le due si sdraiano e, da brave bambine, allargano le gambe e, a forbice, lasciano aderire le fiche infradiciate. Ora sono una specie di sol corpo, con due teste all’estremità e due fiche appiccicate. Era così che se le immaginava?
    
    “Vieni,” mi tira per il cazzo e mi porta vicino a questa specie di Giano malamente rivisitato.
    
    Lo vedo da sopra questo corpo sgraziato, che non si capisce dove ha inizio e dove ha fine, e Lara che ora mi spompina con più veemenza e, dopo un paio di colpi ben assestati, ecco la sborra che esce e lei che la dirige come il mitico Grisù, il traghetto ...
    ... pompiere che vedevo da bambino alla Tv, e tiene così bene il cazzo-pompa, in modo che lo sperma tracci come dei segni sui corpi, che sembra Jackson Pollock alle prese col suo dripping.
    
    Poi si stacca, ma non mi caccia, vuole che la guardi, “Masturbati,” ordina. E intanto lei inizia il gioco che aveva pregustato. Si sfila le mutande, allarga le gambe e si accovaccia sulla bocca della grassottela, a recuperare con la sua fica idrovora quel po’ di sperma che aveva fatto gocciolare proprio lì. Si fa leccare tutta attorno e dentro e così, da lì, poi avanza, lentamente, come una lumaca che, mentre lascia la sua scia, raccatta sperma e gode e emette grida di piacere estremo.
    
    E, insomma, che vi devo dire? Ancora una volta devo darle ragione, perché è così eccitante che a me è tornato duro. Lei lo vede, figurati, non sperava altro.
    
    “Dai sborrarmi addosso, addosso a me… adesso,” invoca, ed ecco che arriva la seconda ondata, pronta e servita calda calda. Lo sperma la prende in faccia, sul seno, sulla pancia e Lara si cosparge con le mani di quel nettare, mentre piano muove il culo e striscia la sua ventosa.
    
    Ora potreste immaginare che dopo un mese di cotali torture e due sborrate, anche il peggior negriero lascerebbe in pace il suo schiavo. Infatti, io, rimborso il Dr Givago e faccio per girare i tacchi. Ma no, non si può.
    
    “Dove vai?” chiede, stupita.
    
    “Beh,” rispondo, come quello colto… in fallo: “pensavo di lasciarvi sole.”.
    
    “No, dai, voglio ancora sborra.”.
    
    “Ma dove ...