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L'approdo di un matrimonio felice - 6/6 - senza ritegno, senza ritorno
Data: 26/11/2020, Categorie: Tradimenti Autore: jakibono, Fonte: Annunci69
... provava ma aveva anche paura di sentir male visto che il cazzo di Omar era molto grosso “Per la prima volta mi vedrai fare la puttana veramente. Preparati perché ti tratterò malissimo davanti a loro, ti umiliero' come non mai per questa porcata di stasera. So già che tu ti farai una montagna di seghe a guardarmi. Hai visto come mi sono vestita? Ho voluto esagerare, voglio vederli sbavare. Ti piaccio?”. Aveva optato per una gonna nera lunga fino alle caviglie, comoda, con un ampio spacco laterale destro altissimo e panoramico, comprata per l’occasione. Sopra una canotta color mattone ed una giacca nera. Il cappottino lungo la copriva completamente in casa dalla vista dei ragazzi. Intimo semplice e comodo con le ormai immancabili autoreggenti, in perfetta vista grazie all'ampio spacco, ed i sandali alti. I lunghi capelli ricci e biondi ben curati dopo il trattamento del parrucchiere. Trucco volutamente volgare messo su dopo aver lasciato a casa i ragazzi con i nonni, con lo specchietto della macchina mentre andavamo. Borsa interno gomito. Con quello spacco e quel trucco sembrava una vera troia, speravo non ci fermasse e soprattutto che non ci riconoscesse nessuno. “Voglio che mi scopino vestita tirandomi su la gonna, mi fa impazzire. Ahh” Arrivammo a casa di Omar. Finalmente lo rivedeva. Si baciarono sulle guance. Lo salutai anche io e ci presentò Carlos. Era un bel ragazzo mulatto, alto, bel fisico, capelli da militare rasatissimi. Entrammo nella grande sala ...
... cucina. Conosceva benissimo il posto per tutte le volte che era stata lì. Si sentiva a casa. L’appartamento in centro di Omar era un trilocale con una camera matrimoniale ampia e un bagno. Omar aveva apparecchiato un aperitivo con tartine e prosecco. Prese i nostri cappotti e andammo intorno al tavolo. Lei poi si tolse anche la giacca e rimase in canotta. “Alice ti vedo più splendida che mai, complimenti” “Oh, quanta galanteria Omar. Anche voi non scherzate ragazzi”. Cominciammo a bere il prosecco e a mangiucchiare qualcosa rimanendo in piedi. Restammo così per una mezzoretta parlando soprattutto di Carlos che si presentò al meglio. Ci parlò del suo paese, della sua famiglia, del suo lavoro con Omar. Era un ottimo interlocutore, sembrava timido. Dopo, invece, Alice mi disse che fin da quando eravamo arrivati il brasiliano se la stava scopando con gli occhi, fissandola in continuazione con uno sguardo allupato tanto da averla fatta bagnare. Fu comunque Omar a un certo punto, dopo aver bevuto abbastanza, che ruppe il ghiaccio. Le era di fianco col calice in mano “Alice sei bellissima. Ma scusami se sono diretto, te lo posso dire? Ti sei truccata da vera puttana stasera e con questo spacco inguinale e le autoreggenti di fuori me lo hai fatto venire duro da quando sei entrata con Alberto. Non ti ho mai vista così. Fatti ammirare”. Così dicendo le scostò la gonna e da lì le entrò da sotto con la sinistra. La gonna era ampia. Lui poggio' il bicchiere e con la mano sulla schiena ...