Accordo onorato
Data: 28/04/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... Il tuo precedente ragazzo t’aveva mollato sparendo con un’altra donna, eri assai abbattuta, ti sentivi depressa e sconfortata, eri molto attaccabile ed esposta, perché adesso il desiderio sessuale, fortemente collegato alla sfera emotiva non era minimamente percepito. Adesso, dopo tutto quello che m’avevi spifferato, essendo tu stessa una persona introversa e taciturna negli affetti intimi, non c’era più motivo d’indagare né di sondare niente, per spogliare il tuo arcano disagio e la tua perenne taciuta sofferenza. Adesso il quadro era chiaro come il sole, io però ti stavo vicino in ugual modo perché io tenevo a te, mi piaceva la tua persona.
Quel giorno, invero, decidemmo tutto. Dopo stagioni di conoscenza reciproca, di stima, d’affetto vicendevole, stabilimmo di regalarci quell’amore che ci eravamo sempre negati, che ci aveva respinto. Ambedue, in effetti, non avevamo la cognizione fin dove ci saremmo spinti, ciò nonostante ambivamo di vezzeggiarci alla fine come un uomo e una donna, dopo che per numerosi anni, a motivo della differenza d’età, io ero stata la sua amorevole bambina.
In realtà non rammento quando lui ha suonato alla porta della mia abitazione, le formalità che abbiamo espresso, i vocaboli di circostanza che ci siamo ripetuti, perché avevamo ambedue una smania esagerata di percepire i nostri corpi vicini. In conclusione le sue mani soavi m’attraversano la schiena, lui mi bacia sulla bocca con veemenza, dopo prosegue sul collo, solleva su il pullover ...
... leggero e mi bacia i capezzoli, io sono accalorata più che mai, è giunta l’ora di sperimentare ogni cosa. Lui non proferisce niente, mi sospinge con lentezza verso il tavolo, mi fa sedere e m’annuncia di non parlare. Io avverto le sue mani sulle chiappe, senza fretta mi leva le mutandine, mentre le vedo sfuggire sulle calze autoreggenti che m’aveva chiesto d’indossare. Con le mani m’allarga le cosce, in non sono abituata, però m’adeguo ed eseguo, sono molto trepidante.
Le sue mani m’allargano le grandi labbra della fica, le distendono verso l’esterno, mentre le sue iridi occhi accarezzano il mio clitoride. Mi riferisce che sono favolosa e avvenente, che devo lasciarmi andare e bagnarmi. Io percepisco in maniera distinta la sua lingua fra le labbra e ho un fremito, adesso picchietta rapidamente sul clitoride, così celermente che gli spasmi diventano quasi dolorosi. Io mi bagno tantissimo, lui raccoglie le mie abbondanti secrezioni, successivamente senza farmi venire mi brandisce, mi fa accomodare invitandomi d’accoglierlo nella mia bocca: io compio tutto senza pensare, seguo solamente le sue istruzioni, spero che no sborri all’istante.
Ancora una volta è lui con la sua bocca su di me: vuole farmi venire, gradisce che io goda, poiché è quasi brusco. Dopo capto nettamente un dito che a rilento s’introduce e allora vengo, godo e strillo il mio poderoso e nerboruto orgasmo.
Lui s’accosta su di me, sta per spingere, dopo io lo guardo per un lungo istante e, come sempre succede ...