1. Il cuoco – 2


    Data: 17/11/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... sostituiti da soffi di gas di scarico illuminati dai fari delle auto. – È volgare. E stupida. Sul serio, Chiara, non frequentarla. Posso capire che tu sia attratta da ciò che rappresenta, così diversa da te, ma questo non vuol dire che lei sia migliore di te. Tu sei molto meglio di lei. Lei non ribatté, continuando a tenere lo sguardo sulle scarpe. Lo sollevò quando si accorse che stavano svoltando per entrare nel parcheggio del loro condominio. Entrarono nel posto auto solitamente usato per la macchina dei genitori, fuori città per un paio di giorni, inviati ad un corso di aggiornamento di qualche linguaggio di programmazione dal nome strano che Marco non riusciva a ricordare. Marco e Chiara si erano trovati improvvisamente con una momentanea libertà che, almeno la ragazza, agli occhi del fratello, non sapeva gestire al meglio. Di certo, sarebbe stato stupido perdere tempo con un soggetto simile a Cinzia. Scesero dall’auto e attraversarono il parcheggio immerso nella semioscurità senza scambiarsi una parola, il vento che non accennava a diminuire di intensità, sollevando la polvere che si era depositata nel tempo nelle fughe dei masselli che componevano la pavimentazione del piazzale. Marco aprì la porta con le chiavi e trovarono le scale quasi tiepide mentre salivano al loro appartamento. Chiara appoggiò la giacca su una sedia in salotto, andando poi in cucina, dove Marco la sentì aprire il frigorifero. – Ti preparo qualcosa da mangiare? – gli chiese, probabilmente ...
    ... credendo che questo potesse rabbonire il fratello. Non era una grande cuoca, ma doveva immaginare che, dopo una giornata passata a cucinare per centinaia di sconosciuti, Marco avrebbe fatto volentieri a meno di passare la serata davanti ad un fornello anche a casa. – No, – rispose lui, togliendosi a sua volta il giaccone e gettandolo sul suo letto. – Sono troppo nervoso per mangiare. Un attimo dopo, annunciata dal suono degli stivaletti che rintoccavano sul pavimento sempre più forte, la sorella apparve sulla porta della camera del ragazzo. Il suo volto, che era sempre stato privo di trucco, leggermente allungato e che terminava con un mento a punta, rendendolo davvero, almeno agli occhi di Marco, a forma di cuore, esprimeva un profondo rammarico. Gli occhi azzurri erano velati da un’ombra di tristezza e la bocca piccola ma dalle labbra rosa che facevano sognare segretamente molti ragazzi era appena incurvata verso il basso. Impiegò qualche istante prima di parlare, come se avesse dovuto raccogliere il coraggio per discutere di nuovo con suo fratello di quell’argomento. Abbassò il capo, i capelli biondi come i raggi del sole che cadevano dalle spalle. – Senti, Marco… mi dispiace per prima. Sono… Marco, per quanto potesse credere di non essere manipolabile dalle altre persone, non aveva comunque modo di resistere all’espressione di dolore della sorella. Non lo ammetteva, soprattutto davanti a lei, perché già la trovava un po’ troppo espansiva nei suoi confronti, atteggiamento che ...
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