1. Zozzerie in bagno: Lui Lei


    Data: 15/11/2020, Categorie: Comici Autore: Idea Clito, Fonte: EroticiRacconti

    LUI
    
    Seduto in un locale dove si possono gustare dolci, liquori, miscele di tè e caffè di diversi paesi del mondo, mentre fuori il freddo impera, leggo il giornale sorseggiando un brandy.
    
    Prendo appunti guardando la cameriera, la sento chiamare spesso dal padrone del locale e non mi sorprendo, perché mi sembra che sia la più veloce e precisa qui dentro.
    
    La osservo mentre serve ai tavoli, strizzata in una gonna al ginocchio, che evidenza un culo sodo e prosperoso, e in una camicetta bianca, con i primi bottoni aperti, in gran difficoltà nel provare a trattenere i seni grossi malcelati dal bianco pizzo, che ondeggiano ad ogni suo respiro e ad ogni suo sussulto, attirando gli sguardi dei clienti che oltre al buon bere e cibo, si deliziano anche gli occhi, con lei che senza malizia si lascia ammirare.
    
    Gira tra i tavoli veloce e sicura, si vede che le piace il suo lavoro, ha un sorriso per tutti, anche per chi ho notato che le ha dato modo di inquietarsi.
    
    Circa un mese fa, entrai per caso, attratto dall’esposizione in vetrina di liquori circondati da dolci dall’aspetto delizioso. E subito dopo, lei che mi ha incantato con i suoi ricci neri e ribelli che, come mille diavoli, sfidavano le deliziose mollette con cui tentava di mantenerli in ordine, gli occhi verde ramato e le labbra, morbide e carnose da mordere e succhiare come i prelibati dolci che serviva di tavolo in tavolo danzando con la danza delle api in mezzo ai fiori.
    
    Ormai, da quel giorno, sono un cliente ...
    ... affezionato e lei non mi deve più chiedere niente: “Ciao, che freddo oggi! la fetta di torta al cioccolato te l’ho scaldata un po’”.
    
    “Grazie sei sempre gentile”, sorrido, “vuoi sederti a chiacchierare un po’?”.
    
    “Mi piacerebbe, ma...”, e allarga le braccia tutto intorno per farmi notare i tavolini pieni di persone da servire. “Ma se rimani fino a che finisco, potremmo concederci anche più di una chiacchierata”, mi sussurra all'orecchio, ammiccando e sculettando mentre prosegue il suo lavoro.
    
    Io mi consolo affondando la forchetta nella fetta di torta, morbida fumante e profumata, da cui il cioccolato caldo cola copioso nel piatto… me la gusto lentamente, boccone dopo boccone, e il godimento è sublime!
    
    Dentro di me sento una trasformazione, la torta che mi ha offerto mi ha innescato nel cervello un incendio che non voglio spegnere. Quando si avvicina a me, ordino un’altra fetta.
    
    Si lascia ammirare, ha le chiappe belle sode, si gira verso di me ammiccando, mi fa l'occhiolino e io tiro su la mano e affondo le dita dentro di lei. È bagnata sotto al pelo riccio.
    
    Geme e io colgo il rossore che compare sulle sue gote.
    
    Mi alzo per andare al bagno. In questa giornata ghiacciata i locali si riempiono di gente che non vuole rimanere a casa ma non sa stare all'aperto.
    
    Mentre chiudo la porta alle mie spalle, sento sforzare: è lei che mi ha raggiunto. “Le vostre dita, signore, mi hanno esplorato, credo vogliano di più, così come la mia bocca”. Così dicendo si getta in ...
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