1. 309 – Francesca – Ménage à trois (dimenticato di pubblicare)


    Data: 11/11/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    La telefonata di Michele mi raggiunge mentre mi sto inerpicando sul tram con i miei stiletto da dodici centimetri. “Che fai stasera?” “Mmmh… nulla?” “Ok, vieni a cena da noi allora!” “Sono appena uscita dall’ufficio, Ti rendi conto?” Ma imperterrito Michele “Ti aspettiamo alle nove” e chiude la comunicazione. Francesca infila la mano con il telefono nella tasca foderata di pelliccia. Fuori l’aria è fredda e pungente anche dentro il tram semivuoto. Riesce a trovare un posto sul tram e si siede su un tondo di legno lucido. Dice sé stessa “Devo passare dall’enoteca sotto casa” mentre con la mente apre la porta della cabina armadio e inizia a passare in rassegna i vestiti che contiene. Michele è un amico da lungo tempo, più o meno da quando mi è trasferita in città ed esattamente da quando ha iniziato a lavorare nello studio di Alberto. Lui da qualche mese convive con Paul, un ragazzo francese decisamente più giovane di cui lei non sa bene ancora cosa pensare: è molto attraente, la classica bellezza francese con labbra carnose, i capelli ricci, chiari ma non biondi, e ribelli ma nel suo sguardo c’è qualcosa di ambiguo che attrae Francesca. Lei ha la sensazione tutta femminile che approfitti della situazione e non riesce a far a meno di chiedersi con un pizzico di malizia sessuale dove lui abitasse prima di trasferirsi nel meraviglioso attico che Michele ha avuto la fortuna di acquistare da un suo cliente che aveva pochi soldi. Francesca arriva alle 21 precise perché sa che il suo ...
    ... ospite ci tiene alla puntualità. Appena in entrata, Paul la aiuta a liberarsi del cappotto, mentre Michele molto premuroso, le prende dalle mie mani la bottiglia di spumante speciale acquistata nell’enoteca sotto casa. Di Michele lei sa poco ed in particolare non sa niente della sua vita privata. Sa che è un ottimo avvocato, ma fuori dalle stanze dell’ufficio niente, zero assoluto. Francesca aveva visto Paul forse quattro volte in studio ma lui non ha mai dato adito a pettegolezzi e tantomeno c’era stato un outing però i loro gesti l’hanno sorpresa. In quella bella casa Francesca ci sono grandi lampade basse sul tavolino del salotto illuminandolo fortemente lasciando il resto della stanza in una penombra luminosa. Il tappo della bottiglia di spumante sbotta sul sottofondo di musica smooth jazz e c’è subito il brindisi alla serata e subito dopo, con i calici ancora pieni, si accomodano su sedie alte e scomode e danno inizio alla serata. La cena è deliziosa ed è opera di Michele che oltre ad essere un ottimo avvocato, è anche un fotografo di successo ed ama esprimere la creatività anche ai fornelli. Lui come cuoco è un genio degli accostamenti arditi, infatti mescola sapori diverse proponendo al palato abbinamenti non prevedibili. Paul non è in grado di apprezzare prelibatezze come meriterebbero forse perché è ancora giovane di età. Infatti il suo aspetto gracile da adolescente non sembra essere un dono di natura. Lui mangia pochissimo e dedica al cibo un interesse minimo. Non ...
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