1. Il mio parco giochi


    Data: 27/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu

    ... confusione che, a 18 anni, non ero ancora riuscita a chiarire .
    
    Questa era la mia vita sino a quel giorno in cui una serie di coincidenze l’avrebbero cambiata per sempre.
    
    Era un mercoledì e, come tutti i mercoledì, verso le 18 ero in palestra. . Quando il gruppo fù al completo, la nostra allenatrice ci disse che quello era il giorno del suo compleanno e che avrebbe avuto piacere di festeggiarlo assieme a noi, portandoci, dopo l’allenamento, a mangiare una pizza.
    
    Inutile dirvi che la proposta fu accolta con grande entusiasmo dal gruppo
    
    Quello di uscire tutte assieme dopo l’allenamento non era una cosa frequente, per cui telefonai a casa per chiedere il permesso di unirmi alle mie compagne e rincasare più tadi-
    
    Dopo tutte le dovute raccomandazioni, il permesso mi fù concesso, con la raccomandazione di non fare troppo tardi.
    
    La cena si svolse in una pizzeria vicina alla palestra, per cui ,verso le 23,30, quando la compagnia si sciolse, presi il solito autobus per ritornare a casa.
    
    Quando scesi alla mia fermata era quasi mezzanotte ed imboccai la strada che attraversava il parco.
    
    Non ricordo di aver attraversato altre volte quel parco da sola in un ora così tarda.
    
    C’era attorno a me una strana atmosfera creata dal silenzio , dalla mancanza di suoni, dall’assoluta mancanza di gente attorno a me. Quasi per darmi coraggio, accesi una sigaretta , anche perchè sarebbe stata l’ultima della giornata, visto che i miei non sapevano, almeno così credevo, che io ...
    ... fumassi
    
    Incominciai a percorrere la solita stada delimitta dall’alta e folta siepe
    
    Nella direzione opposta a quella che mi apprestavo a prendere, mi sembrò di vedere due persone sedute su una panchina che si stavano baciando.. Dopo pochi passi mi sembrò di sentire dei bisbiglii dietro la siepe. Incominciai a sentire un senso d’inquietudine, se non di paura.
    
    Altre lamenti , più che voci, mi sembrò di sentire dall’altra parte della strada, sempre dietro la siepe.
    
    Mi stavo avvicinando ad una curva del viale, quando vidi sbuccare, da dietro la curva, una figura che si dirigeva verso di me.Non lo so perchè, ma incominciai ad avere paura.
    
    Era un uomo maturo che procedeva verso di me indossando un giaccone e con le mani sprofondate nelle tasche.
    
    Quando quell’uomo fù a meno di due metri da me, tolse una mano dalla tasca stringendo tra le dita una sigaretta e mi chiese di poter accendere la sua sigaretta con la mia.
    
    Nonostante la paura, avvicinai la sigaretta alla sua bocca e lui tolse l’altra mano dalla tasca, prese per un polso la mia e l’accompagnò verso la sigaretta.
    
    Una volta tolte entrambe le mani dal giaccone questo si apri, scoprendo il grosso cazzo che l’uomo teneva , assieme ai genitali , fuori dai calzoni ed in completa erezione.
    
    Fui presa dal terrore , al punto di non riuscire più a muovermi, incapace di fare un solo passo o di gridare, con gli occhi puntati su quel grosso cazzo che svettava prepotente e minaccioso verso di me.
    
    L’uomo deve aver ...
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