1. L'autografo


    Data: 26/04/2018, Categorie: Anale Porno celebrità, Feticismo Autore: MaxRellMassive, Fonte: xHamster

    ... testa. Si sedette e mi invitò a fare altrettanto, prendendo un foglio dal block notes e chiedendomi come si chiamasse mia sorella.
    
    "Ehm... si chiama..." - Titubai io.
    
    "Non sai come si chiama tua sorella?" - Incalzò lei ironicamente.
    
    "Si è che sono imbarazzato, comunque si chiama Chiara" - Risposi io.
    
    "Non sembravi tanto imbarazzato prima, quando provavi a guardarmi le tette" - Disse ironicamente lei, ma lasciandomi impietrito.
    
    "Ah... no, macchè, figurati se stavo provando..." - Cercai di rispondere io.
    
    "Si si va bene... figuriamoci!" - Scherzò lei.
    
    "E comunque non sarebbe male pensarlo, non a tutti piacciono i miei seni, sono innegabilmente piccoli e si sa che l'uomo cerca forme accentuate" - Replicò lei.
    
    "Beh dipende dai punti di vista... a me non dispiacerebbero ad esempio" - Esitai io.
    
    Lei mi guardò per qualche istante.
    
    "Sono sicuro che se te le facessi vedere per bene, cambieresti idea" - Rise lei.
    
    "No, sono sicuro dell'esatto contrario!" - Risposi prendendo coraggio.
    
    Posò il foglio con l'autografo e iniziò a sbottonarsi la camicetta.
    
    Lo stava davvero facendo o ero in preda a qualche allucinazione ed in realtà ero altrove?
    
    No, ero davvero lì. Teresa si sbottonò la camicetta per intero, allungò le mani dietro la schiena... ed in quel momento vidi il reggiseno scivolare via. Avvertii il calore impossessarsi del mio corpo, concentrandosi dentro i miei boxer. Ad occhio direi che poteva esser stata una prima misura, ma la mia testa ...
    ... non era lì a pensare a quale misura associare a quel seno.
    
    "Ah, sei ancora qui, pensavo fossi già fuggito!" - Scherzò lei.
    
    "Ehm... non potrei fuggire nemmeno volendo... ho le gambe bloccate.." - Risposi io.
    
    "Addirittura, e che sarà mai..." - Replichò lei.
    
    Il gonfiore nei miei pantaloni era già ormai più che evidente, e Teresa se n'era anche già accorta.
    
    Il silenzio era quasi imbarazzante. Lei accavallò le gambe, cercai di trovare qualcosa da dire alla svelta.
    
    "Non ti fanno male?" -Chiesi indicando il piede nella scarpa col tacco.
    
    "Ah, in effetti non sono ancora riuscita nemmeno a toglierle" - Rispose lei.
    
    Subito dopo, allungò la mano su entrambe le scarpe e le lasciò cadere a terra, liberando i suoi piedi. Il mio sguardo, che non riusciva a staccarsi dalle sue tette, cadde e si concentrò sui suoi piedi nudi: lisci, dita affusolate, longilinei...
    
    "Ti va di farmi un massaggio?" - Incalzò Teresa.
    
    "Si" - Risposi senza esitare.
    
    Teresa appoggiò entrambi i piedi sulle mie gambe, e si rilassò poggiando la testa sul bracciolo del divano. Le mie mani, dopo qualche attimo di titubanza, si poggiarono sui suoi piedi. Erano lisci e curati. Muovevo le dita per la lunghezza, esercitando qualche punto di pressione. A Teresa sembrava piacere, a giudicare dai sospiri che emetteva.
    
    "Sei bravo.." - Disse lei.
    
    "Faccio del mio meglio..." -Risposi.
    
    Si riposizionò meglio sul divano, ed il suo piede destro finì proprio per appoggiarsi sul gonfiore dei miei ...