Prima e adesso
Data: 05/11/2020,
Categorie:
Etero
Tradimenti
Autore: wutternach, Fonte: RaccontiMilu
... spalle, e della schiena. Non è mai stato adatto. E i capezzoli li sento sotto le mie dita, sotto la stoffa. Li sento, sono quelli, sono eccitanti. Sono eccitati. Forse è il passaggio delle dita, il fatto che li sto stringendo e poi lasciando, sfiorando e poi toccando. Forse è quello che dico. Quello che hai fatto. Perché so che lo hai fatto, che ti sei fatta desiderare. Che volevi il suo sguardo su di te, le sue parole di desiderio che ti facevano perdere le inibizioni, volevi sapere che potevi avere le sue mani addosso, se solo avessi deciso che si poteva, non è così?
È così, dici, a piena voce, mentre sollevo il vestito, scoprendo completamente le tue cosce. Guardati, guarda come sei eccitante, seduta qui, poggiata a me, con le gambe nude, i capezzoli duri. Guardati, guarda quelle mutandine nere. Guarda la mia mano che si poggia sul cotone, che sente il calore che hai tra le gambe.
Sì. È così.
Lo ripeti. Lo specifichi ancora. Ad occhi chiusi, adesso, di nuovo. Adesso che senti le mie dita dentro le mutandine, sulla tua pelle liscia. Liscia, bagnata. Adesso che senti che ti chiedo se ti ha riaccompagnata a casa, uscendo dal locale. Adesso che te lo chiedo muovendo le dita. Spingendo il mio cazzo duro dietro di te. Adesso che una mano è tra le tue gambe, l’altra sul tuo seno.
Mi ha accompagnata lui, sì, ero seduta lì, sul sedile del passeggero, avevo bevuto, lo sai. Lo so. Ero ...
... lì, lui guidava, e mi guardava. Mi piaceva avere i suoi occhi sulle gambe, sulle cosce. E allora gli ho permesso di guardarle di più.
Gemi, mentre lo dici, mentre le mie dita ti danno piacere. Mentre la mia bocca ti sfiora le orecchie, il collo. Mentre sai quanto mi travolgi.
Mi ha sorriso, mi ha guardata, mi ha desiderata.
Hai permesso che ti guardasse, vero? Che accostasse la macchina prima di arrivare a casa, vero?
Con la scusa di un’ultima sigaretta con calma, sì. Lo ho permesso. Perché lo volevo.
Ti esce strozzato, quelperché lo volevo, saranno i movimenti delle mie dita, il calore, il sesso. Sarà il tuo godere del raccontarmi quanto ti è piaciuto farlo. Sarà il mio godere del tuo modo di sentire, di provare, di eccitare. Ti sei fatta baciare, lì, mentre fumavate l’ultima sigaretta, vero? Ti sei fatta poggiare le mani sulla bocca, sugli occhi. Sul seno. Vero? Lo hai fatto. Hai sentito la pelle passare sulla tua, le mani scorrere sul tuo corpo. Hai sentito il piacere del desiderio.
Non rispondi. Ora senti le mie mani, le mie parole, le mie dita. Senti il piacere di averle strette nelle tue cosce che si chiudono, nella forza dell’orgasmo che ti percorre. Nei capezzoli stretti, premuti, schiacciati. Godi, di questo. Godi di come sei. Senti la voglia su di te, ricordi la voglia su di te. Prima e ora. Non rispondi più. Solo gemiti. Solo piacere, puro, diretto, adesso.
Sì