1. Il nostro primo sesso violento


    Data: 31/10/2020, Categorie: Hardcore, Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    Abbiamo appena finito di scopare in un bosco che l'ha vista altre volte protagonista. Ci baciamo distesi in auto e decidiamo di vagare un po' verso il mare.
    
    Durante il tragitto, mentre la mia mano entra ed esce dalla sua figa, mi parla di lei, delle sue passioni, della sua vita. Questa cosa mi piace, mi preoccupa, mi attira. Nei suoi occhi da zoccola colgo una dolcezza infinita.
    
    Aggirandoci senza meta approdiamo in un piccolo paesino vicino al mare. È un borgo antico, sormontato dal rudere di un castello e con una piazza da cui si ha una vista panoramica su tutta la costa sottostante.
    
    Arriviamo.
    
    Lei si alza e scende dalla macchina.
    
    «Wow. Che femminone!”, esclamo.
    
    Posso finalmente ammirarla in tutta la sua bellezza. Alta, giunonica, con un vestitino cortissimo che lascia poco spazio all'immaginazione. Sotto, solo la sua figa depilata. Ancora più sotto, un paio di scarpe nere di pelle con tacco che, nemmeno un'ora prima, avevo sentito sul corpo ed ero stato ad un passo dal leccare.
    
    Si avvicina verso di me. La bacio e sento il mio cazzo irrigidirsi. Le porgo la mano e così, mano nella mano, come due fidanzatini, passeggiamo per le vie del paese.
    
    Sento gli sguardi dei passanti su di noi, sul suo corpo. Una leggera brezza solleva delicatamente il suo vestitino svelando ciò che in molti immaginavano. È una sensazione troppo eccitante sentire la propria donna desiderata dagli altri. Vedere come la mangino con gli occhi. Immaginarli mentre si segano o scopano ...
    ... le proprie mogli pensando a quella giovanissima troia che hanno visto andare in giro senza mutande con affianco il proprio ragazzo (anche se io ancora non lo sono e, forse, non avrei immaginato di diventarlo da lì a poco).
    
    Arriviamo nella piazza principale. Da qui si ha un colpo d'occhio mozzafiato reso ancora più bello dalla sua presenza. Lei ammira il paesaggio, io, da dietro, le faccio sentire il calore del mio corpo, il turgore del mio cazzo. La giro verso di me e la bacio. Si siede sul muretto di cinta e mi abbraccia. Vuole sentire il mio abbraccio. Me lo chiede. Mentre una famigliola in vacanza gironzola per la piazza, io continuo a baciarla e con un dito assaporo la sua eccitazione.
    
    Risaliamo verso il castello. Nel rifare il tragitto al contrario, noto che gli uomini di prima erano lì immobili in attesa del nostro passaggio. Un anziano seduto ad una sedia si abbassa, con la scusa di accarezzare il cane, per godersi meglio lo spettacolo. Il bottegaio alla porta ci saluta con un sorriso mentre immagina la mia puttana nel retro della sua bottega inginocchiata a succhiargli il cazzo.
    
    Arriviamo al castello. È chiuso per restauro. Seguiamo il percorso lungo le mura di cinta e, appena fatta una piccola curva e fuori dal raggio visivo di occhi indiscreti, non resisto. Faccio poggiare la mia troia con le braccia distese su uno steccato di legno. Lei intuisce. Dice di no.
    
    È un no che sa di fallo, costringimi a farlo perché è quello che voglio. Ha lo stesso sapore di ...
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