1. Un racconto erotico


    Data: 28/10/2020, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... fonte di piacere per entrambi. Lui sapeva, infatti, che la sua fame aumentava man mano che la sentiva bagnarsi, poiché il loro in conclusione era una sorta d’amoreggiamento fondamentale e necessario, perché successivamente anche prendere la scatola dei preservativi aveva sempre un qualcosa d’ironico, soprattutto il lattice dei profilattici, dato che strizzava il membro facendolo sembrare una piccola salsiccia cruda con uno strano capellino, poiché pareva beffeggiare e deridere l’atto in sé.
    
    Lei aveva letto un romanzo francese, in cui descrivevano le sensazioni avvertite durante l’atto sessuale, come paragonabili all’infilare la mano in un guanto troppo stretto, dato che era piuttosto calzante e realistica, sì effettivamente, perché a ben vedere quel corpo estraneo che s’introduceva all’interno di lei, aveva lo stesso innocuo distacco dell’anziano signore con il cappello che ci dice l’ora alla fermata dell’autobus. In un certo senso non la riguardava, dato che lei si confrontava soltanto con quel viso leggermente arrossato che la fissava a un centimetro dal suo. Lui non ansimava, perché era educato, la fissava però amorevole e premuroso di comprendere se tutto ciò le stesse piacendo, in quanto la sua apprensione nel soddisfarla lo inteneriva profondamente. Via via che accoglieva le spinte fra le gambe e prendeva confidenza con lui, lei si sentiva sempre più affabile, calda e disponibile, così come una gatta dal momento che la sua vagina si tramutava celermente in un ...
    ... tiepido panetto di burro, deliziosamente servito da un salsicciotto cotto, poi s’aggrappava a lui stringendolo di più e cominciavano ad accoppiarsi leccandosi.
    
    Lei si era ugualmente sforzata cercando di collocarsi di sopra e affannandosi per agguantare in mano sapientemente il gioco, ma era irresoluta e si lagnava quanto una fanciulla, tanto che lui l’aveva ripresa bonariamente rincuorandola e ridendo. Lui l’accarezzava, l’incoraggiava teneramente, la manovrava dirigendola verso l’orgasmo, bramoso di guardarla in ultimo compiacendosi, perché quando lei ansimava socchiudendo la bocca, lui avvertiva un desiderio penetrante di sporcarla, allora l’incalzava senza stancarsi in maniera insaziabile stringendole la mano, in seguito premeva su di lei con passione provando un piacere delizioso nell’affondare fra le sue cosce, poiché lei era realmente un bocconcino stupendo. Lui in tal modo le strinse i seni tondi massaggiandoli con desiderio, vedendo i capezzoli rigonfi, perdendo la testa nel sentirla divulgare vocaboli deformi, sconci e scurrili. Lui sennonché le rispose brillantemente a tono intensificando i suoi movimenti e castigandola con scosse di piacere tenuto conto che andando molto a fondo, aspramente lei ebbe un altro inatteso orgasmo:
    
    ‘Ti suggerisco io piccola, fidati di me’ – disse lui. All’istante un rapido sussulto l’invase nuovamente facendola sussultare, lei ne ebbe un altro, lui brillantemente l’avvisò:
    
    ‘Lasciami entrare tesoro, apri le gambe, sì così, sei davvero ...