1. Marci frequenta la crema della città 2


    Data: 28/10/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Voyeur Autore: Elimo, Fonte: RaccontiMilu

    “Miei cari amici, che ne dite di andare nella mia villa qui vicino? Posso avere il piacere di invitarvi, magari per bere qualcosa di buono, fumare qualcosa di speciale e sentire un po’ di buona musica?… Sarebbe un bel modo per concludere la serata, siete così belli e allegri… che ne dite? Vi prego, accettate l’invito…” “Per me va bene, disse subito Nino… che dici Marci, ci andiamo?… dai non essere la solita… io ho voglia di svagarmi un po’…. vedrai che ci divertiamo…. Andiamo tutti con la Tua splendida Bentley d’antiquariato, Pino?” Non potei rifiutarmi, ero già brilla e poi l’auto era uno spettacolo, color panna, decappottabile e con interni di pelle rosso scuro, un lusso esagerato e un incredibile fascino vintage… da restare incantate. La coppia di amici prese posto davanti, mentre io e Nino ci accomodammo dietro. La testa mi girava, ero ubriaca fradicia, il colpo di grazia me l’aveva dato il Cristal, ce lo eravamo scolato fino all’ultima goccia… roba da lavanda gastrica. Quasi non mi accorsi della mano di Nino che mi sfiorò prima un seno, provocandomi un brivido, poi passò dietro il mio collo… sentii che mi attirava a sé e percepivo di non avere alcuna forza di reazione, ero come una bambola di pezza nelle sue mani. Mi trovai il suo viso davanti agli occhi, con la bocca semiaperta e profumata. Fu questione di un attimo e solo dopo pochi minuti nell’auto sentii il calore del suo corpo e la sua lingua lambire le mie labbra, per introdursi nella mia bocca… catturando la mia ...
    ... lingua ormai inerte e attorcigliandosi su di essa. Mi baciò così, profondamente e lascivamente, spalancandomi la bocca e mugugnando di soddisfazione, tanto che quel suo bacio lascivo e lussurioso durò alcuni minuti, dopodiché mi lasciò andare e mi infilò la mano sotto il reggiseno, iniziando a carezzare intimamente le mie tette. Fu in quel momento che, sia pur con la vista annebbiata dall’alcool, realizzai che Xenia teneva le gambe spalancate e doveva avere la già corta gonnellina a livello dei fianchi, in quanto le sue cosce erano percorse su e giù dalla mano del guidatore, che si soffermava sicuramente all’incrocio delle gambe in corrispondenza delle mutandine. Benché la intravedessi dal sedile posteriore la sentivo immobile, come a favorire il libidinoso toccamento dell’uomo che dopo alcuni minuti di fervente lavoro di mani sulle sue gambe, con il braccio teso afferrò la testa della donna e la attirò giù sul suo grembo. Xenia obbedì docilmente ed iniziò a muovere il capo in alto e in basso; pur non vedendo bene, capii che stava spompinando il suo compagno, il quale grugniva rumorosamente ad ogni affondo nella sua bocca. Nino mi spinse la testa in avanti per vedere meglio… e assistetti così alla pompa, che terminò poco dopo quando l’uomo schiacciò la testa di Xenia sul suo cazzo infilandolo sino in fondo alla gola, mentre emettendo una specie di raglio agghiacciante sborrava e riempiva la bocca di lei. Xenia mugolò a bocca colma ma non si mosse se non dopo aver inghiottito ...
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