Violagode, capitolo 13: il consiglio - Racconti Erotici

Violagode, capitolo 13: il consiglio

... sperma che ho trovato sul volto di Anna mi volto verso il cazzo moscio che ho a fianco e ricomincio a leccarlo dolcemente. Anche Anna si dedica a succhiare un cazzo, poi ci dedichiamo entrambe al terzo, passando le nostre lingue lungo l’asta già tornata un po’ dura e baciandoci sulla sua cappella.

Ecco un altro cazzo che mi si presenta davanti, smetto il doppio pompino per dedicarmi al nuovo giocattolo. Succhio e lecco, sta tornando duro.

L’unico rumore che si sente è il volgare risucchio mio e di Anna, i ragazzi in silenzio si fanno spompinare per qualche minuto. Dimenticavo che sono così giovani… sono già tornati duri!

Non passa molto tempo che il primo cazzo già bello duro mi prende per le spalle e mi mette a 90 sul bordo del letto, con mossa sicura mi impala e ricomincia a sodomizzarmi con forza. Anna si sdraia al mio fianco, con una gamba sollevata offre il suo culo alla penetrazione mentre mi bacia dolcemente.

I tre ricominciano ad alternarsi nei nostri buchi del culo, nelle nostre fighe, ogni tanto qualcuno viene a farsi spompinare interrompendo il lungo bacio fra me e la mia compagna ninfomane.

Sono io a prendere l’iniziativa: “Voglio un cazzo in ogni buco!”

Mi alzo in ginocchio sul letto, uno dei ragazzi si sdraia, io mi accomodo col suo cazzo nella figa e mi piego in avanti, un secondo cazzo mi penetra il deretano mentre il terzo mi viene offerto in bocca. Sono in estasi, al mio fianco Anna mi incita “godi puttana, dai fatele sentire i cazzi ...

... ovunque, sei una vera maiala ninfomane”. Vedo che si masturba convulsamente mentre io mi godo i tre cezzi. Poi tocca a lei, mi siedo al suo fianco ed anche io mi masturbo godendomi la scena.

Andiamo avanti non so per quanto tempo, incastrandoci in tutte le posizioni possibili, fino a quando i ragazzi non reggono più e ci inondano di nuovo le facce e le bocche con il loro delizioso sperma.

Che scopata!

Bacio Anna con dolcezza, le nostre lingue e bocche hanno il sapore dello sperma, il nostro respiro è affannato, siamo sudate fradicie per il caldo estivo e per l’intensa ginnastica sessuale, il suo odore è forte, il mio odore è forte. Sono appagata. Felice.

I ragazzi passano velocemente in bagno e ci salutano, noi siamo sempre vestire come gatte da sesso, con le facce sporche di sperma rappreso.

Sulla porta il biondo nel salutarmi mi chiede: “Vuoi il mio numero? Così quando hai voglia di essere inculata per bene sai chi chiamare.”

“Certo!” Rispondo io. Prendo il telefono e lo memorizzo come “Toro giovane amico di Anna.”

Quando sono usciti Anna si avvicina a me, mi accarezza e mi bacia dolcemente. “Facciamo la doccia assieme?”

Ci laviamo, le accarezzo il corpo giovane e sodo, lei mi pulisce con altrettanta dolcezza. Una volta finito mi offre di rimanere per la notte.

“No, ti ringrazio ma non posso.”

“Dai, ci facciamo due coccole prima di dormire…”

Abbasso lo sguardo, mio dio come vorrei poterlo fare. “No, devo tornare a casa, ho detto ai miei figli che ...