Una mattina così
Data: 19/10/2020,
Categorie:
Lesbo
Autore: CARLOMARIABSX, Fonte: Annunci69
Che bella la domenica!
Quella che ci consente di essere piccioncine amoreggianti. Mi sa che oggi sicuramente lo sarà. Lo si capisce dalle prime battute tra di noi.
La luce che ci ha destato è stata quell’incerta dell’alba. Il bacio che ci dà il buongiorno è al centro di un abbraccio che unisce i nostri corpi in una tenace stretta.
Le lingue scherzano. Le Fighe si riconoscono strusciandosi.
"69?" Faccio io riferendomi alle abitudini?
"Se vogliamo abbiamo a diposizione tutta la giornata… A meno che tu non abbia velleità turistiche." Risponde Simona "Una giornata di coccole tra di noi, lontane da ogni rumore…" Io ci sto.
"Dai… alziamoci"
"Su… Cominciamo trasgressivamente. Andiamo a pisciare in terrazza" propone Simona.
Chinate, in una macchia del primo sole, pisciamo in allegria.
Niente di più entusiasmante che far lingua in bocca pisciando: provar per credere!
Flora non resiste dall’accarezzarne la mia sorgente, mentre questa spilla il getto dorato.
Metto tosto in bocca le sue gocciolanti dita. Poi le passo a lei.
La colazione si impone: tartine imburrate, marmellate fatte da mamma e caffè forte.
Imburrare le fette biscottate ha un impatto sensuale. Come che il burro fosse spalmato sulle nostre grandi labbra. Ad ogni imburrata un fiocco in gola con qualche palpata di tetta. Simona, addirittura si imburra i capezzoli e quell’aggiunta mi porta a leccarglieli.
Ne esce con "Ho una voglia matta di farne una in maniera sconcertante… Tu che ...
... fai?"
"Se prometti che non crolli dopo il primo step…"
"Giuro!… Ti aspetto su."
La seguirò, ma prima voglio corroborarmi con un altro caffè espresso e una sigaretta.
Alla nostra stanza si accede dopo 11 scalini.
Non c’è porta di ingresso. È praticamente un pianerottolo per accedere alla terrazza. Il genio dell’architetto che ne curò l’allestimento… papà mio … vi collocò un vasto letto, una ampia scrivania ‘800 con moderna, ergonomica sedia snodabile da lavoro. Una imponente poltrona Frau.
Quando emergo dalla scala ho la visione della Simo, seduta contro la spalliera del letto, cosce aperte. Dove, con due dita la tiene spalancata e con l’altra mano, muove impaziente l’indice chiamandomi a sé. Emblematiche, accanto, sul cuscino, un paio di manette, modello bondage. Sono perplessa. Detesto tutto quello che è costrizione e violenza, figuriamoci nell’amore. Quell’inatteso strumento sul cuscino, a me indica quel percorso. Potrebbe rovinare una giornata nata così bene. Mi siedo sul letto e le dico la mia.
"Non credevo avesti questo preconcetto rifiuto al BDSM. In fondo è pensiero. Nel mondo ha milioni di seguaci." Istiga Simona.
Nella discussione Simona è ben più abile di me. Con me la spunta sempre. Ma se riesco a tirarla per le lunghe finisce per lasciar perdere.
A portata di mano ho i suoi piedi. Sottili, lunghi… ben affusolati. Glieli massaggio. Sento che le piace. Allento la pressione delle mani. Il massaggio diventa carezza. Simo si agita. La carezza è ...