1. La gita scolastica in spagna


    Data: 12/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... seconda sborrata, per cui mi stendo per bene e riprendo a masturbarmi. Mentre lo faccio, mi infilo due dita nel culo e mi lascio andare. Sto ansimando e mi scopo il culo con le dita mentre con l’altra mano mi sego a mille. Non mi accorgo neanche che Nicolò è tornato in camera, ma ormai mi ignora, non è neanche scandalizzato dal mio modo di godere.
    
    Sborro, imbratto tutto, il letto, me stesso, è un orgasmo violentissimo.
    
    “Ora sistemati e vai via, prima che tornino loro” mi dice, con distacco.
    
    Io mi sciacquo al volo. Le mie mutande sono inutilizzabili, quando le ho sfilate in bagno sono finite in mezzo all’urina, per cui mi metto i pantaloni senza indossarle e le riporto a mano.
    
    Nicolò quasi non mi saluta, mi avverte solo di non osare parlarne con nessuno e di non aspettarsi altro dal nostro rapporto, a meno che non decida lui di rivederci. A me, sinceramente, frega poco o niente, gli dico di non preoccuparsi che per me è stata solo una scopata.
    
    Tornato in camera, mi gira la testa, sono lurido e ho le mutande per mano. Non so cosa fare e l’unica cosa che mi viene in mente è di buttarle nell’acqua, in modo da far credere che le abbia lavate e non che mi sia pisciato sotto o altro. Poi apro il getto dell’acqua calda nella doccia ed entro dentro.
    
    Mi perdo nelle mie sensazioni, penso a quanto so essere troia e la cosa da una parte mi fa male. Penso alla persona che amo, al fatto che stia con un altro per colpa mia e capisco che, se voglio una cosa, devo iniziare a ...
    ... fare di più per averla, un po' come ha fatto Nicolò stasera.
    
    Esco dalla doccia, mi infilo il mio accappatoio e mi stendo sul letto. Mi addormento così. Al mattino sono ancora in accappatoio e ho il cazzo durissimo. Solo che non sono più solo. Mentre dormivo sono tornati i miei due compagni di camera e stanno dormendo. Vado in bagno e mi sparo una sega seduto sul cesso, sborro quasi subito.
    
    Più tardi, ho la prima resa dei conti con Nicolò. Lo incontro nella sala delle colazioni e capisco subito che ha deciso di ignorarmi, visto che nemmeno mi saluta. Poco male, non mi sfascio la testa per lui. L’ultimo giorno sfila via velocemente e serenamente e arriviamo alla partenza. In aeroporto abbiamo da aspettare parecchio, vedo Nicolò che mi guarda con insistenza.
    
    Ad una certa, mi fa un cenno, inequivocabile, di seguirlo. Non ci ha visti nessuno, ha aspettato l’unico momento in cui tutti erano distratti. Io obbedisco, dico ai miei compagni che devo andare in bagno e di guardarmi la valigia. Arrivo e lui è davanti alla porta di una toilette.
    
    Si guarda attorno preoccupato, si accerta che non c’è nessuno e mi tira dentro, chiudendo la porta alle nostre spalle. Senza perdere tempo, si tira fuori il cazzo.
    
    “Avanti, succhiamelo”.
    
    Avrei voglia di mandarlo al diavolo, odio essere trattato così e sfruttato ma alla fine me ne strafrego e non perdo l’occasione di ciucciare un pisello di un ragazzo comunque molto corteggiato, seppur non esattamente il mio tipo.
    
    Mi accuccio e ...
«12...5678»