IL TRONO
Data: 11/10/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Tabù
Autore: Fetishc, Fonte: xHamster
... sborrando sui piedi di Ornella.
A quel punto, con il culo in fiamme, Ornella mi ordina
” Ripuliscigli il cazzo!” cosa che non esito minimamente a fare, ormai sono un automa nelle loro mani.
Mi riprendo in bocca quel cazzo che fino a pochi istanti prima mi ha squarciato le viscere, ripulendolo completamente dallo sporco del mio culo e dalla sborra rimasta e lei ancora:
“Adesso lecca la sborra caduta a terra … troia!” mentre ci sputano entrambi in mezzo io eseguo, attento a non lasciare a terra neanche una goccia sia di sborra che di sputi , e noto che lei ha rimesso le ciabattine con i piedi ricoperti di sborra e lei:
“Ingoia tutto, fino all’ultima goccia ,troia”
A quel punto mi ordinano di sdraiarmi a terra pancia in su ed Ornella:
“Ora inizia a menarti il cazzo!” dopo di chè si accovaccia su di me e mi ordina:
“Apri la bocca, cagna ” io lo faccio ed Ornella comincia a pisciarmi in bocca
“Mandala giù, cagna , non perdertene neanche una goccia e non smettere di menartelo, sei o non sei un segaiolo?!”
Terminato lei tocco a lui
“Spalanca bene la bocca cesso … ah, ah, ah” e cominciò a fare la pipì in bocca dicendomi
“Se lasci cadere a terra delle gocce di piscio ti riempio di frustate .. ah, ah, ah” e per mettermi alla prova pian piano spostava il getto di piscio obbligandomi a seguirlo con la ...
... bocca
“Mandala giù tutta , cesso, ah, ah, ah” mi derideva. A quel punto lei mi tirò su con il guinzaglio ed ordinò
” Ripuliscici per bene ora” e mi fece cominciare da lui che mi infilò nuovamente il cazzo in bocca che era ancora semiduro. Potevo sentire ancora il sapore del mio culo, misto a quello del suo sperma ed ora anche quello acre del suo piscio. Mi tolse il cazzo dalla bocca per fare spazio a lei che mi porse quindi ancora la sua figa da leccare e ripulire e così risentii nuovamente il sapore della sua ciprigna misto a quello del suo piscio.
“Dai fatti una sega, segaiolo che non sei altro, ora puoi godere, ma fai in fretta ched non abbiamo tempo da perdere a vederti che ti meni l’uccello” Era Ornella che finalmente mi dava il permesso di godere. Alex, dietro mi stava frustando e con questo mix di sensazioni di piacere e dolore venni in un orgasmo liberatorio che sancì quindi la fine di quella giornata storica.
Si ricomposero velocemente perchè era già sera, avevamo anche perso lo nozione del tempo.
Quando furono sul punto di uscire da casa mia, Ornella mi venne incontro per salutarmi, lo fece anche Alex, tutto come se nulla fosse successo
“Dobbiamo scappare, si è fatto tardi, ci sentiamo domani al telefono” mi disse Ornella, e bastò una sua lieve carezza sulla mia fronte per farmi rivedere il confine tra gioco e realtà.
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