1. Violagode, capitolo 7: lo spettacolo


    Data: 05/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... mi fa lei una volta entrate e si denuta anche lei. Ha un corpo magrolino ma ben fatto, un culo alto e sodo, gambe affusolate con bei piedi curati, il seno è una seconda scarsa ma sodo e con dei bei capezzoli rosa scuro.
    
    Anche io mi spoglio senza alcun pudore, lei apre una valigia che era già nel camerino ed estrae i costumi.
    
    Mi vesto con calze a rete bianche a maglia molto larga, un reggiseno sempre bianco con ferretto che sostiene il seno senza coprirlo, sandali d’oro con tacco vertiginoso e nessuna mutanda. “Mettiti anche il tuo collare.” Lo faccio.
    
    Lei nel frattempo si è infilata nella tuta di latex nero che avevo visto in foto, lascia scoperto il sesso, il sedere e ha due buchi sui seni. Indossa anche degli stivali al ginocchio lucidi, nerissimi, ed un collare con borchie. “Come sto?”
    
    “Sei fantastica.”
    
    “Anche tu, hai proprio un bel fisico!” Mi sorride e mi da un bacio sulla guancia. “Trucchiamoci per bene, fra poco si va in scena.”
    
    Dopo esserci truccate Anna mi aggancia un guinzaglio al collare e prende in mano un frustino. “Vai avanti tu. Sei eccitata?”
    
    “Molto…” Sento le farfalle nello stomaco e una strana sensazione all’ano, è come se il mio buchetto si stesse preparando a godere.
    
    Arriviamo ad una tenda, Anna mi fa sottovoce: “Quando passiamo oltre la tenda comincia lo spettacolo e diventerò cattiva con te. Sei pronta?”
    
    “Prontissima…”
    
    Lei mi bacia, un bacio lungo ed appassionato. Ci stringiamo reciprocamente per la nuca mentre le nostre ...
    ... lingue esplorano una la bocca dell’altra, intrecciandosi e facendo crescere l’eccitazione.
    
    “Andiamo!”
    
    Anna scosta la tenda ed io entro, faccio qualche passo e sento il guinzaglio tirare, rallento il passo. Siamo in una stanza grande con al centro un letto tondo ricoperto da un telo di latex o plastica rosso, su un tavolino c’è una discreta collezione di dildi di tante forme e dimensioni. Il letto è illuminato da diversi fari, molto forti, il resto della stanza è al buio, ma vedo che ci sono diverse persone, gli spettatori, saranno più di una decina, ma non posso vederli con i fari che puntano sul letto.
    
    Mi avvio sculattando sui tacchi, con il guinzaglio ben stretto, fino a posizionarmi davanti al letto. Ho i fari in faccia.
    
    “Signori!” Declama Anna. “Questa sera vi ho portato una pornostar amatoriale, la trovate online col nome di Anal Queen.” Poi si rivolge a me: “Girati troia, fai vedere al nostro pubblico il tuo culo.” Eseguo. “Guardate questo bel culo, stasera lo distruggeremo, faremo godere questa maiala come non ha mai goduto prima. Vi assicuro che non avrò alcuna pietà di questo buco peccaminoso.”
    
    Si sente un timido applauso, mentre Anna con un gesto della mano mi fa piegare a novanta e con le mani apre le chiappe mostrando a tutti il mio ano.
    
    “Che dite, è piuttosto chiuso, eh?” Continua Anna, andando al tavolo e prendendo un plug discretamente grande ed un tubetto di lubrificante. Mi strappa alcune maglie delle calze a rete per avere libero accesso al ...
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