La doppia vita di alberto
Data: 02/10/2020,
Categorie:
Trans
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
... loro movenze leggiadre dalla svestizione alla rivestizione. Forse era proprio in quei frangenti che avevano imparato a riconoscere tutto l’inventario della lingerie femminile; e, difatti, avevano cominciato a frugare nei cesti della roba da lavare per tirar fuori mutande e reggiseni materni e irrorarli di seme fresco. La prima volta che avevano provato a indossare qualcosa di femminile era accaduto già intorno ai 16-17 anni ed avevano tratto molto godimento dal farlo con l’intimo delle sorelle appena più grandi. Ma poi questo gusto segretissimo era stato represso e sepolto negli anni dell’università, delle prime ragazze, della sessualità più matura.
Ma tutte le cose represse ma non cancellate, soprattutto se peccaminose, prima o poi riemergono. E il ritorno di fiamma di quel ‘vizio’ antico fu causato, molti anni dopo, in occasione di uno dei pranzi che i due amici ogni tanto si scambiavano con le rispettive consorti. Avevano pranzato sulla bella veranda della villetta di Bruno e Lalla e, dopo il dessert, le due donne si erano ritirate nelle stanze interne, Lalla voleva mostrare a Clelia i suoi acquisti per l’estate. Siccome tardavano a rientrare in veranda, i due mariti erano rientrati a curiosare per capire cosa le intrattenesse così a lungo. Si mossero i silenzio per sorprenderle, non potevano immaginare quello che si appalesò all’improvviso ai loro occhi: erano entrambe in lingerie, con i reggicalze in bella evidenza, Clelia stava provando un reggiseno merlettato, ...
... Lalla glielo appuntava dalle spalle ma nel farlo la stringeva a sé aderendo col suo corpo alle spalle ed al culo di lei. Una scena lesbo molto intrigante che Alberto e Bruno non vollero interrompere per gustarsela sino in fondo, accosciati dietro un angolo del corridoio ma ben piazzati per assistere all’inatteso spettacolo che due donne, insospettabili e neppure più tanto giovani, stavano offrendo. Clelia si lasciava abbracciare le coppe dei seni e appoggiava la sua testa all’indietro offrendosi alla bocca ed alla lingua di Lalla, che muoveva il suo bacino come volesse inculare la sua amica. Alberto e Bruno, rapiti da quella vista conturbante, senza neppure scambiarsi uno sguardo, avevano istintivamente cominciato a masturbarsi, poi avevano scambiato la mano e si masturbavano a vicenda, ansimando silenziosamente. Poi, quando Lalla spinse Clelia sul letto e si lanciò sopra di lei e diedero vita ad una slinguata infuocata, strusciandosi oscenamente le tette e le fiche, i due sentirono che erano vicini ad esplodere e, quindi, senza fare rumore si spostarono in bagno dove si sborrarono addosso, schizzandosi sulla pancia e sul petto e, alla fine, limonando a lungo con le lingue intrecciate e con le mani ben piantate sui culi.
Era stato quello il grimaldello che aveva riaperto la porta serrata dei loro desideri repressi, un lampo che li aveva coinvolti e stravolti, trasportandoli di colpo all’indietro negli afrori dell’adolescenza. Sì perché, più che la scoperta della trasgressione ...